Dichiarazione sulla Razza come Concetto Biologico

6 giugno 2012

Il professore Philippe Rushton della University of Western Ontario ha rilasciato la seguente dichiarazione sulla razza, in risposta ai tentativi di screditare il vero concetto relativo a questo argomento, nonchè nei riguardi di chi sostiene che la razza “non ha validità come concetto biologico se applicata all’uomo”. Siamo lieti di mettere a disposizione dei nostri lettori una copia di questa importante dichiarazione.

 

di J. Philippe Rushton
4 novembre 1996
La disputa sulla “razza” non è molto propensua a diminuire, nonostante gli sforzi per decostruire il concetto. Decostruire il concetto di razza non solo è in conflitto con la tendenza della gente a classificare e costruire genealogie secondo una discendenza comune, ma ignora anche il lavoro dei biologi che studiano le specie non-umane. Fin dal 1758, quando il naturalista Svedese Carolus Linnaeus creò il sistema di classificazione usato ancora oggi in biologia, la maggior parte degli zoologi riconoscono almeno le quattro suddivisioni umane delineate da Linnaeus: gli Asiatici, gli Indiani Americani, gli Europei e gli Africani. (Tecnicamente, qualcuno potrebbe raggruppare insieme le prime due suddivisioni Linnaeiane, ottenendo così tre razze principali, spesso definite Mongolidi, Caucasoidi e Negroidi). Tali classificazioni di alto livello non escludono, rendendo il tutto più interessante, suddivisioni gerarchiche all’interno di questi grandi gruppi.
Una razza è quella che gli zoologi definiscono una varietà o una suddivisione di una specie. Ogni razza (o varietà) è caratterizzata da una combinazione più o meno distinta di tratti morfologici, comportamentali e fisiologici ereditati. Nei fiori, negli insetti e nei mammiferi non-umani, gli zoologi studiano costantemente e regolarmente il processo di differenziazione razziale. La formazione di una nuova razza avviene quando, per varie generazioni, gli individui in un gruppo si riproducono più frequentemente tra loro di quanto non lo facciano con individui di altri gruppi. Questo processo è più evidente quando gli individui vivono in diverse aree geografiche e quindi evolvono adattamenti unici e  riconoscibili (come il colore della pelle) che sono vantaggiosi nei loro ambienti specifici. Ma la differenziazione si verifica anche in circostanze meno estreme. Gli zoologi e gli evoluzionistisi chiamano razze tali popolazioni differenziate. (All’interno dell’ufficiale nomenclatura tassonomica della biologia, le razze sono chiamate sottospecie). Gli zoologi hanno identificato due o più razze (sottospecie) nella maggior parte delle specie di mammiferi.

A meno che qualcuno non sia un fondamentalista religioso che crede che l’uomo sia stato creato a immagine e somiglianza di Dio, è assurdo credere che gli esseri umani sono esenti dalla classificazione biologica e dalle leggi dell’evoluzione che si applicano a tutte le altre forme di vita. Naturalmente, gli individui variano notevolmente all’interno di ciascun gruppo razziale e dovrebbero essere considerati come tali. Tuttavia, è stato appreso molto attraverso lo studio delle differenze statistiche tra le varie razze umane. Nel mio libro Race, Evolution and Behavior (1995, Transaction Publishers), così come in altri scritti più recenti (ad esempio, nel numero di Febbraio 1996 della rivista Current Anthropology), ho riesaminato le differenze comportamentali, morfologiche e fisiologiche tra le tre principali razze umane (Mongoloidi, Caucasoidi e Negroidi) e ho mostrato che queste differenze statistiche sono costanti nei periodi storici, nei confini nazionali e nei sistemi politici ed economici.
Mi limiterò in questa sede a riassumere brevemente i risultati. Asiatici e Africani si posizionano sempre alle estremità opposte, con gli Europei nel mezzo, in un continuum che comprende oltre 60 variabili anatomiche e sociali. Queste 60 variabili includono le dimensioni del cervello, l’intelligenza, le abitudini sessuali, la fertilità, la personalità, il temperamento, la velocità di maturazione e la longevità. Se la razza era un concetto arbitrario socialmente costruito, privo di qualsiasi significato biologico, tali consistenti relazioni non esisterebbero.
Coloro che contestano il concetto di razza sostengono che le definizioni tassonomiche sono arbitrarie e soggettive. Anche se i critici sono nel giusto quando sottolineano che la variazione all’interno di ogni razza è estremamente elevata, che ci sia disaccordo su quante razze esistano esattamente, e che le categorie ai margini siano sfocate a causa della mescolanza, sono in errore quando affermano che le classificazioni sono arbitrarie. Per esempio, il critico della razza Jared Diamond, nell’edizione del 1994 della rivista Discover, esaminò una mezza dozzina di tratti geograficamente variabili e formò razze molto diverse a seconda di quale tratto avesse scelto. Classificare le persone usando i geni antimalaria, la tolleranza al lattosio, i modelli di impronte digitali o il colore della pelle porta gli Svedesi d’Europa ad essere posizionati nella stessa categoria degli Xhosa e dei Fulani dell’Africa, gli Ainu del Giappone e gli Italiani d’Europa.
Le classificazioni di Jared Diamond, tuttavia, sono arbitrarie e prive di senso perché hanno, poco valore predittivo al di là della classificazione iniziale. Più significativamente, confondono il significato scientifico di razza, ossia una popolazione geografica riconoscibile (o distinguibile). Nella vita quotidiana, come nella biologia evolutiva, un “Negroide” è qualcuno i cui antenati sono nati nell’Africa Sub-Sahariana, stesso discorso per un “Caucasoide” e un “Mongoloide”. Questa definizione calza con i limiti temporali offerti dalla migliore teoria corrente dell’evoluzione umana. Così, dal momento che l’Homo Sapiens è apparso per la prima volta in Africa circa 200.000 anni fa, diramandosi in Europa circa 110.000 anni fa e in Asia 70 mila anni dopo, un “Negroide” è qualcuno i cui antenati, tra le 4000 e (per includere le recenti migrazioni) le 20 generazioni fa, sono nati nell’Africa Sub-Sahariana, similmente per un Caucasoide e un Mongoloide.
Le definizioni sociali, ossia auto-identificazione e altre-identificazioni, effettivamente concordano abbastanza con le prove fisiche. Mongoloidi, Caucasoidi e Negroidi possono essere distinti sulla base di evidenti differenze nella morfologia scheletrica, nelle caratteristiche dei capelli e facciali, come pure nei gruppi sanguigni e nelle impronte digitali del DNA. Gli antropologi forensi classificano regolarmente la razza degli scheletri di corpi decomposti. Per esempio, cavità nasali strette e una breve distanza tra le cavità oculari identificano una persona Caucasoide, zigomi distinti caratterizzano una persona Mongoloide, e aperture nasali a forma di cuore rovesciato caratterizzano una persona Negroide. In certe investigazioni criminali, la razza di un colpevole può essere identificata dal sangue, dallo sperma e da campioni di capelli. Negare la validità predittiva della razza a questo punto è non-scientifico e irrealistico.
Il modello mediocre dei risultati scolastici ed economici all’interno di paesi multirazziali come il Canada e gli Stati Uniti si è sempre rivelato valido a livello internazionale. Per esempio, non viene spesso riconosciuto, forse perché contraddice le teorie politicamente corrette secondo le quali l’intelligenza è puramente legata a condizioni socio-economiche, che gli Asiatici Americani e gli Asiatici in Asia spesso conseguono un punteggio più alto rispetto ai Bianchi Americani ed Europei nei test sul QI e nei test sul rendimento scolastico (anche se i test sono stati in gran parte sviluppati da Europei e Americani Bianchi per l’utilizzo in una cultura Euro-Americana). I Neri nei Caraibi, in Gran Bretagna, in Canada e nell’Africa Sub-Sahariana come pure negli Stati Uniti hanno QI più bassi rispetto ai Bianchi. Per quanto riguarda i crimini violenti, le analisi dei dati dell’INTERPOL dal 1980 e dal 1990 mostrano la stessa distribuzione internazionale che si verifica all’interno degli Stati Uniti (ovvero, Asiatici al minimo, Europei nel mezzo, e la maggior parte Africani). Una simile sfumatura razziale si trova anche negli Stati Uniti e nel mondo per la misurazione dell’attività sessuale e per le frequenze di malattie sessualmente trasmissibili come l’AIDS (in base ai dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità).
Un contributore neuro-ormonale legato al crimine e al comportamento riproduttivo è il testosterone. Gli studi dimostrano che gli studenti universitari e i veterani militari Neri hanno dal 3% al 19% di testosterone in più rispetto alla loro controparte Bianca. I Giapponesi hanno una quantità ancora più bassa rispetto ai Bianchi. Gli ormoni sessuali sono diffusi in tutto il corpo e sono noti per attivare molti sistemi neuro-comportamentali che coinvolgono l’aggressività e la riproduzione. Per esempio, in tutto il mondo il tasso di gemelli eterozigoti per 1000 nati (causato da una doppia ovulazione), è inferiore a 4 tra gli Asiatici, 8 tra gli Europei e 16 o più tra gli Africani. Le differenze nelle nascite multiple sono note per essere ereditabili attraverso la razza della madre, indipendentemente dalla razza del padre, come è stato riscontrato negli accoppiamenti fra Asiatici e Europei nelle Hawaii e negli accoppiamenti fra Europei e Africani in Brasile.
Una pubblicazione del The Bell Curve ha portato all’attenzione pubblica le ricercche sulla razza accumulate negli ultimi 30 anni in riviste tecniche e specialistiche che sfidano palesemente ogni clausola del dogma dell’egualitarismo biologico. La conclusione che ne consegue è sorprendente, e allarmante per molti, ovvero che se tutte le persone fossero trattate allo stesso modo, la maggior parte delle differenze razziali non scomparirebbero. Con l’egualitarismo sotto assedio, c’è stato uno sforzo maggiore per far tornare il “genio della razza” nella sua lampada, per far rientrare nel tubo quel dentifricio considerato in precedenza un tabù, per sopprimere o per negare le ultime prove scientifiche sulla razza, la genetica e il comportamento.
Indipendentemente dalla misura in cui i media promuovono il “politicamente corretto”, ma scientificamente errato, indipendentemente dalle decisioni da parte di associazioni professionali come l’American Anthropological Association, i fatti restano fatti e richiedono appropriate spiegazioni scientifiche, non politiche. In media, i Cinesi, i Coreani e i Giapponesi sono più simili l’uno all’altro e sono diversi dagli Australiani, dagli Israeliani e dagli Svedesi, i quali a loro volta sono simili tra loro e sono diversi dai Nigeriani, dai Keniani e dai Giamaicani. Tutto questo non deve essere inteso come se i fattori ambientali non svolgessero alcun ruolo nello sviluppo individuale. Ma con ogni anno che passa e con ogni nuovo studio, le prove per il contributo genetico per le differenze individuali e di gruppo diventano più salde che mai.

SULL’AUTORE
J. Philippe Rushton è un membro della fondazione John Simon Guggenheim e un professore di psicologia presso la University of Western Ontario in London, Ontario N6A 5C2 Canada. Ha conseguito due lauree presso l’Università di Londra (Dottorato di Ricerca e Medico della Scienza) ed è membro dell’American Association for the Advancement of Science e dell’American, British, and Canadian Psychological Associations. Il suo ultimo libro Race, Evolution and Behavior (1995, Transaction Publishers, telefono 908-445-2280) espone le teorie e i dati riassunti in questo articolo.

Gli Ebrei Non Sono Bianchi

6 giugno 2012

Di tanto in tanto un reporter o uno scrittore esprimerà allegramente la sua opinione infondata che gli ebrei sono “Bianchi”. Questa non è solo una falsità, ma è una cosa impossibile. Ecco perché: gli ebrei sono le uniche persone che non sono qualificate per ricevere protezione dalla loro Convenzione sul Genocidio.

1- Non sono una razza. Ciò è dimostrato da fonti ebraiche a riguardo dei Falashim o ebrei Neri; Benai Israel o ebrei Indiani; ebrei Cinesi, che agli occhi di uno straniero sembrano Cinesi, ma non lo sono realmente; ebrei Sefarditi o semiti; ebrei Ashkenaziti o “Russi”, che hanno più probabilità di avere geni Bianchi. Questi popoli si sono convertiti al Giudaismo nel 700 d.C. Molti di loro assomigliano ai Bianchi, ma tutti, secondo “La Genetica degli Ebrei”, hanno geni Afro-Asiatici, compresi i più biondi. Persone bionde e dagli occhi azzurri che hanno geni Afro-Asiatici non sono Bianche, ma meticcie.

2- Gli ebrei non sono un gruppo religioso, perché includono gli atei. Due terzi della popolazione “ebraica” di Israele non è religiosa, ma pretende di essere “ebrea” per mezzo delle loro madri, che è ciò che i rabbini Ortodossi definiscono “ebraicità”. Una persona Bianca che si ‘converte’ al Giudaismo non sarà considerata ebrea dai rabbini Ortodossi.

3- Gli ebrei non sono un gruppo etnico, perché risiedono in tutte le parti del mondo e assomigliano ai rispettivi popoli ospitanti nell’aspetto, nella lingua, e spesso nella religione. Tuttavia, si considerano ebrei. Quale può essere il loro legame comune? Non la religione, non la razza, non l’etnia, ma l’economia! Sono i loro traffici che li legano insieme come ebrei, esattamente come i “Patel” sono legati tra loro dalla loro casta-ruolo di mercanti. Questi gruppi diversi mantengono la coesione per i loro interessi comuni, e si comportano come una nazione tra le nazioni. Eppure non sono una nazione, che è composta da persone con una comune origine genetica.

E’ estremamente pericoloso ammettere gli ebrei fra le schiere dei Nazionalisti Bianchi, perché ho avuto esperienza diretta del loro improvviso tradimento degli interessi dei Bianchi in Rhodesia e in Sud Africa. Un giorno erano “Bianchi”. Il giorno dopo ghignavano contro noi come “voi Bianchi”. Gli ebrei si sono dichiarati ufficialmente non-Bianchi nel 1972, come citato nel The Rand Daily Mail del 15 maggio 1972.
Alcuni Goyim accettano la definizione di FED-ZOG-USA sugli ebrei considerati “Bianchi”, ma se dovessimo accettare la definizione di “Bianco” secondo lo ZOG, che comprende i meticci ispanici e gli altri meticci Eurasiatici, gli arabi, e altri, cesseremmo nei fatti di essere Nazionalisti Bianchi.
I Bianchi sciocchi possono trascurare le differenze razziali, per amore dello ZOG, ma i mulatti, gli Arabi e gli altri meticci non vedono i Bianchi come il loro popolo, anche se godono delle donne Bianche come partner sessuali-trofeo, come qualsiasi pappone Nero o Asiatico.
Ho notato che uno “stallone” non-Bianco, accompagnato da una bellissima femmina Bianca, entrerà nei locali con l’occhio sui Pretesi maschi Bianchi, per divertirsi alle loro reazioni, come se dicesse: «Vedi che cosa ti ho preso “bianco figlio di puttana”!
Quando un Preteso Bianco entra con una femmina Nera, gli occhi di tutti lo guardano con una tacita domanda: “Sei cieco o pazzo?”
Ho visto questo schema riproporsi quasi quotidianamente nel mio lavoro per un intero decennio, e ci sono molti posti in questa città dove si verificano le stesse cose.
Il lavoro dell’ebreo è quello di infiltrarsi in tutti i gruppi Gentili, al fine di spiare e di influenzare per il bene di sè stesso e dei suoi correligionari ebrei. Un ebreo realmente virtuoso non appartiene a noi, ma al suo popolo, che ha seriamente bisogno di lui.
Escludi l’ebreo, uomo Bianco, o i tuoi castelli saranno costruiti sulle sabbie mobili, e crolleranno come il Rhodesia e il Sud Africa. Ora siete stati informati e, quindi, avvertiti. ORION!

“LA GENETICA DEGLI EBREI” di A.E. Mourant e altri, Oxford University Press, 1978, riporta i risultati di ematologi ebrei, il cui lavoro è stato originariamente pubblicato su The Lancet, la rivista ufficiale della British Medical Association. Essi riferiscono che “anche l’ebreo più biondo ha geni marcatori Negri … che sono dovuti al concubinato (prostituzione) e alla schiavitù.”
I Neri furono introdotti nella regione del Mar Nero e lungo la Via della Seta, come ‘merce di scambio’. Ho incontrato decine di ‘nani velenosi’ provenienti da Odessa, ebrei che hanno carnagioni scure, nasi negroidi, occhi mongolidi e capelli crespi Africani, tutti mediamente brutti. Questi campioni costituiscono il lato più oscuro degli ebrei Ashkenaziti o “russi”. Bianchi non lo sono!

LA GENETICA DEGLI EBREI
“Gli ebrei non sono Bianchi”, dice il professor Leonard Fein, che insegna Politica e Politiche Sociali alla Brandeis University negli USA. Fein si riferiva al 172 congresso biennale del Consiglio Ebraico dei Deputati a Johannesburg, Sud Africa, nel maggio del 1972. “Voi non siete Bianchi, sia simbolicamente, sia letteralmente, come sa chi si reca in Israele”, ha detto. Il professor Fein, oltre ad essere uno specialista dei problemi della comunità ebraica negli Stati Uniti, è uno specialista nelle relazioni tra Bianchi e Neri nelle città. RAND DAILY MAIL, 15 maggio 1972.

“Il sangue ebraico è diverso”, dice il dottor Michael Kaback del John F. Kennedy Institute di Baltimora. “Il sangue ebraico manca di un enzima chiamato esosaminidasi A e si traduce spesso in una condizione chiamata malattia di Tay-Sachs. Oltre il 90% dei casi di questa malattia si trova negli ebrei. Questa malattia provoca convulsioni, paralisi, idiozia e la morte.”

Un documentario televisivo presentò la storia di un ebreo che si definiva “Tedesco”. Si è accoppiato con una donna Cajun. Il loro bambino è nato con la malattia di Tay-Sachs e morì in tenera età. Gli ebrei di tutte le parti del mondo hanno specifiche somiglianze genetiche, persino caratteristiche comuni nelle impronte digitali, secondo il dottor Leo Sachs, che dirige la sezione di genetica del Weizman Institute of Science di New York, in collaborazione con il Dottor M. Bat-Miriam.

“La Genetica degli Ebrei” di A.E. Mourant e altri, Oxford University Press, 1978, riporta i risultati di ematologi ebrei, il cui lavoro è stato originariamente pubblicato su The Lancet, la rivista ufficiale della British Medical Association. Essi riferiscono che “anche l’ebreo più biondo ha geni marcatori Negri … che sono dovuti al concubinato (prostituzione) e alla schiavitù.”

Eric Thomson

 

Che cos’è il razzismo?

18 aprile 2012

Non c’è nessun’altra nazione al mondo che provi più orrore per il “razzismo” dell’America. Rispetto ad altri tipi di reati, è ritenuto in qualche modo più riprovevole. La stampa e il pubblico sono così abituati a storie di omicidio, stupro, rapina e incendio doloso, che qualsiasi crimine viene sminuito come parte dell’inevitabile tessuto della vita Americana. “Il razzismo” non viene mai sminuito. Ad esempio, quando uno studente bianco della scuola di Legge di Georgetown ha riferito, all’inizio di quest’anno, che gli studenti neri non sono qualificati quanto quelli bianchi, si è alzato un polverone, una controversia nazionale sul “razzismo”. Se lo studente avesse ucciso qualcuno avrebbe attirato molto meno attenzione e molte meno critiche.

Il razzismo, infatti, è l’ossessione nazionale. Le università sono in piena allerta, i giornali e i politici lo denunciano, le chiese gli predicano contro, l’America si dice essere tormentata da esso, ma che cos’è il razzismo?

I dizionari non sono di molto aiuto per capire cosa si intende con questa parola. Di solito la definiscono come la convinzione che un gruppo etnico di una persona sia superiore agli altri, o come la convinzione che la cultura e il comportamento affondino le proprie radici nella razza. Quando gli Americani parlano di razzismo intendono molto più di questo. Tuttavia, la definizione che ci fornisce il dizionario sulla parola razzismo è un indizio per capire quello che gli americani voglio realmente dire. Un significato tipicamente americano derivante dal dogma attuale secondo il quale tutti i gruppi etnici sono uguali. Nonostante le evidenti prove del contrario, tutte le razze sono state dichiarate di eguale talento e laboriosità, e chiunque metta in discussione questo dogma viene non solo considerato come in torto, ma anche come malvagio.

Il dogma comporta conseguenze logiche che sono profondamente importanti. Se i neri, per esempio, sono totalmente uguali ai bianchi, come si spiega la loro povertà, criminalità e dissolutezza? Dal momento che qualsiasi teoria sulle differenze razziali è stata messa al bando, l’unica spiegazione possibile per il fallimento dei neri è il razzismo dei bianchi. E poiché i neri sono notevolmente poveri, inclini alla criminalità e dissoluti, l’America deve essere pervasa dal razzismo dilagante. Nient’altro potrebbe relegarli in tale miserabile stato.

Oggigiorno ogni discorso pubblico sulla razza è bloccato da questa rigida logica. Ogni spiegazione per il fallimento dei neri che non dipenda dalla cattiveria dei bianchi rischia di portare il discorso nel territorio proibito delle differenze razziali. Così, anche se i bianchi di oggi possono non avere nei loro cuori alcun desiderio di opprimere i neri, i bianchi di ieri devono averli oppressi. Se i bianchi opprimono i neri non consapevolmente, devono opprimerli inconsciamente. Se, ovviamente, gli individui razzisti non possono essere identificati, allora le istituzioni sociali devono essere razziste. Oppure, dal momento che i neri in America stanno terribilmente fallendo, devono semplicemente esserci milioni di bianchi che non conosciamo, che lavorano giorno e notte per far restare i neri nella miseria. Il dogma dell’uguaglianza razziale non lascia spazio ad una spiegazione del fallimento dei neri che non è, in qualche modo, un atto di accusa nei confronti dei bianchi.

Le conseguenze logiche di tutto questo sono chiare. Dal momento che siamo tenuti a credere che l’unica spiegazione per il fallimento dei non-bianchi sia il razzismo bianco, ogni volta che un non-bianco è povero, commette un crimine, pesa sul bilancio pubblico o si droga, la società bianca è accusata dell’ennesimo atto di razzismo. Tutti i fallimenti o i comportamenti scorretti da parte dei non-bianchi sono la prova vivente che la società bianca è piena di odio e di fanatismo. Per la precisione, fino a quando i non-bianchi avranno esattamente lo stesso successo nella vita dei bianchi, questi ultimi, per definizione, li stanno ostacolando e opprimendo. Questo modello obbligatorio di pensiero porta a conclusioni strane. Prima di tutto, il razzismo è un peccato che si ritiene essere commesso quasi esclusivamente da bianchi. In effetti, un membro di colore del Congresso di Chicago, Gus Savage, e Coleman Young, il sindaco nero di Detroit, hanno sostenuto che solo i bianchi possono essere razzisti. Allo stesso modo, nel 1987, la funzionaria per le Affirmative Action del Fondo di Assicurazione dello Stato di New York ha pubblicato un opuscolo in cui ha spiegato che tutti i bianchi sono razzisti e che solo i bianchi possono essere razzisti. In quale altro modo è possibile spiegare la situazione dei neri, senza flirtare con la possibilità della disuguaglianza razziale?

Anche se alcuni neri e liberali bianchi ammettono che, forse, i non-bianchi possono essere razzisti, immancabilmente aggiungono che sono stati costretti ad esserlo per auto-difesa, a causa di secoli di oppressione bianca. Quello che sembra essere il razzismo dei non-bianchi è talmente comprensibile e perdonabile che merita, a malapena, di essere nominato. Così, se quest’atto viene chiamato o meno razzismo, dipende dalla razza del razzista. Quello che verrebbe sicuramente chiamato razzismo se commesso da bianchi, è ritenuto normale se commesso da chiunque altro. E viceversa.

Esempi su questa sorta di “due pesi due misure” sono così comuni, che è quasi noioso elencarli: quando un uomo bianco uccide un uomo nero e utilizza la parola “negro” mentre lo fa, viene sollevato un polverone enorme dai media e la nazione esprime la sua indignazione collettiva, quando i membri della setta nera di Yahweh commettono omicidi rituali su bianchi a caso, i media tacciono. I campus universitari vietano affermazioni dispregiative sui non-bianchi come “razzista”, ma ignorano gli attacchi scurrili nei confronti dei bianchi.

Al momento delle elezioni, se il 60% degli elettori bianchi votano per un candidato bianco, e il 95% dei voti dei neri sono per l’avversario nero, i bianchi vengono accusati di pregiudizi razziali. Ci sono 107 college “storicamente neri”, la cui essenziale nerezza deve essere conservata in nome della diversità, ma tutti i collegi storicamente bianchi devono essere integrati con la forza in nome… della stessa cosa. Opporsi sarebbe razzista.

L’ “Orgoglio Nero” si dice che sia una cosa meravigliosa e rispettabile, ma tutto ciò che può essere interpretato come espressione dell’orgoglio bianco è una forma di odio. È perfettamente naturale per gli immigrati del terzo mondo aspettarsi che l’insegnamento scolastico e gli esami di guida siano nella propria lingua, mentre per i nativi Americani chiedere loro di imparare l’inglese è razzista.

Il palese pregiudizio anti-bianco, sotto forma di Affirmative Action, è ora la legge del paese. Qualsiasi cosa di lontanamente simile ad un’Affirmative Action, se praticata in favore dei bianchi, sarebbe stata attaccata come uno spregevole favoritismo.

In tutto il paese, i circoli e i comitati neri, Ispanici, Asiatici sono ritenuti preziose espressioni di solidarietà etnica, ma qualsiasi circolo o associazione riservata espressamente a persone bianche è, per definizione, razzista. L’Associazione Nazionale per il Progresso della Gente di Colore (NAACP) lotta apertamente per ottenere un vantaggio per i neri, ma è considerata una rispettata organizzazione per i “diritti civili”. L’Associazione Nazionale per il Progresso della Gente Bianca (NAAWP) lotta solamente per la parità di trattamento di tutte le razze, ma viene considerata brutalmente razzista.

In pochi campus universitari, gli studenti che si oppongono all’Affirmative Action hanno costituito associazioni studentesche per bianchi, analoghe a quelle per neri, Ispanici, ecc, e sono stati duramente condannati come razzisti. Di recente, quando gli studenti bianchi della Lowell High School di San Francisco si sono trovati ad essere una minoranza, hanno chiesto un circolo razzialmente esclusivo come quelli che hanno i non-bianchi. Sono stati respinti con orrore. Infatti, nell’odierna America, qualsiasi circolo non formato specificamente per essere un enclave bianca, ma i cui membri sono per semplice casualità tutti bianchi, viene bollato come razzista.

Oggi, uno degli slogan preferiti che definiscono la qualità asimmetrica del razzismo Americano è “celebrazione della diversità”. E’ cominciato a crescere in alcune persone per le quali “la diversità” è sempre a scapito dei bianchi (e talvolta degli uomini), e mai viceversa. Nessuno ha proposto che la Howard University sia resa più variegata ammettendo bianchi, Ispanici o asiatici. Nessuno ha mai suggerito che la National Hispanic University a San Jose (CA) trarrebbe vantaggio attraverso la diversità avendo non-Ispanici nel campus. Nessuno suggerisce che il Black Congressional Caucus, o i ranghi esecutivi del NAACP, o il Mexican-American Legal Defense and Educational Fund soffrano per una mancanza di diversità. In qualche modo, è perfettamente legittimo per loro celebrare l’omogeneità. E ancora qualsiasi gruppo composto interamente da bianchi (una società, una città, una scuola, un circolo, un quartiere) pensa di soffrire di una paralizzante mancanza di diversità a cui porre rimedio il più velocemente possibile. Solo quando i bianchi sono stati ridotti a una minoranza è stata raggiunta la “diversità”.

Diciamolo senza mezzi termini: “celebrare” o “abbracciare” la diversità, come ci viene spesso chiesto di fare, non è diverso dal disapprovare un eccesso di bianchi. Infatti, l’intera nazione pensa di soffrire di un eccesso di bianchi. Le nostre politiche immigratorie attuali sono strutturate in modo che circa il 90% dei nostri annuali 800.000 immigrati regolari siano non-bianchi. I diversi milioni di immigrati clandestini che entrano nel Paese ogni anno sono quasi tutti non-bianchi. Sarebbe razzista non essere grati per questo lodevole contributo alla “diversità”. Ovviamente, solo le nazioni bianche sono chiamate a praticare questo tipo di “diversità”. E’ quasi criminale immaginare una nazione di qualsiasi altra razza che permetta una lampante spoliazione di questo tipo.

Che cosa succederebbe se gli Stati Uniti riversassero i suoi cittadini più poveri e meno istruiti oltre il confine, in Messico? Qualcuno sarebbe portato a credere che il Messico si stia “arricchendo culturalmente?” Che cosa succederebbe se lo stato di Chihuahua stesse perdendo la sua popolazione maggioritaria a causa di bianchi poveri che chiedono che le scuole adottino la lingua Inglese per l’insegnamento, che insistono per celebrare il Quattro Luglio, che chiedono il diritto di voto anche se non sono cittadini, che chiedono a gran voce “Affirmative Action” nei posti scolastici e lavorativi?

Il Messico, o qualsiasi altra nazione non-bianca, tollererebbe questo tipo di rapina culturale e demografica? Certo che no. Eppure gli Americani bianchi devono considerare il flusso di Ispanici e Asiatici che entra nel loro paese come un dono di inestimabile valore culturale. Devono “celebrare” la loro perdita di influenza, la loro diminuzione nel numero, la loro stessa spoliazione, altrimenti fare il contrario sarebbe irrimediabilmente razzista.

C’è un’altra curiosa asimmetria sul razzismo Americano. Quando i non-bianchi promuovono i propri scopi razziali, nessuno mai li accusa di “odiare” un altro gruppo. I neri possono aderire a gruppi per i “diritti civili” e gli Ispanici possono essere attivisti senza timore di essere bollati come bigotti e fomentatori d’odio. Possono dibattere apertamente sulle preferenze razziali che possono essere attuate solo a scapito dei bianchi. Possono richiedere un trattamento preferenziale di tutti i tipi senza che nessuno mai li consideri “anti-bianchi”.

D’altro canto, basta solo che i bianchi esprimano la loro opposizione all’Affirmative Action per essere considerati istigatori d’odio. Basta solo che espongano le politiche razziali che sono chiaramente pregiudizievoli nei loro confronti per essere chiamati razzisti. Se dovessero effettivamente arrivare al punto da dire che preferiscono la compagnia dei propri simili, che vogliono essere lasciati soli a godere i frutti del loro patrimonio Europeo, diventerebbero irrimediabilmente malvagi e odiosi.

Ecco dunque l’ultima, sconcertante incoerenza sulle relazioni razziali Americane. Tutti i non-bianchi sono autorizzati a preferire la compagnia dei propri simili, a considerare se stessi come gruppi con interessi distinti da quelli degli altri e a lavorare apertamente per il vantaggio del gruppo. Nessuno di questi viene considerato come razzista. Allo stesso tempo, i bianchi devono anche farsi paladini degli interessi razziali dei non-bianchi. Essi devono sacrificare il loro futuro sull’altare della “diversità” e cooperare per la loro stessa spoliazione. Devono favorire, anche sovvenzionandola, la sostituzione di un popolo e una cultura Europea con un popolo e una cultura estranea. Per dirla in termini più semplici possibili, i bianchi stanno allegramente distruggendo la loro società, stanno commettendo un suicidio razziale e culturale. Rifiutare di farlo sarebbe razzismo.

Naturalmente, le intere iniziative dei non-bianchi negli Stati Uniti sono perfettamente naturali e sane. Niente è più naturale che amare il proprio popolo e sperare che prosperi. Filippini e Salvadoregni rimangono stupiti quando scoprono che basta semplicemente mettere piede negli Stati Uniti ed hanno diritto alle preferenze dell’Affirmative Action a discapito dei Bianchi che sono nati li, ma possiamo biasimarli per aver accettato tutto questo? Dobbiamo sorprenderci che vogliano le loro lingue, le loro culture, i loro fratelli e sorelle al fine di prendere possesso di questa terra e lasciare la loro impronta indelebile? Se un popolo un tempo grande facente parte di una nazione un tempo grande si è volto alla propria autodistruzione ed è pronto a consegnare la terra ed il potere a chi si presenta e chiede di averli, perché i Messicani e Cambogiani dovrebbero lamentarsi?

No, è l’iniziativa dei bianchi negli Stati Uniti che è innaturale, malsana e senza precedenti storici. I bianchi si sono lasciati convincere che sia razzista semplicemente opporsi a questa espropriazione, o che sia razzista lavorare per i propri interessi. Mai nella storia del mondo un popolo dominante ha spalancato le porte agli stranieri, e riversato la sua ricchezza agli stranieri. Mai prima d’ora un popolo è stato indotto a pensare che fosse virtuoso o nobile cedere il proprio patrimonio e regalare agli altri il suo posto nella storia. Fra tutte le razze presenti in America, solo i bianchi sono stati indotti a credere che esprimere preferenza per i propri simili sia razzismo. Solo ai bianchi è stato detto che l’amore per il proprio popolo è in qualche modo “odio” per gli altri. Tutte le persone sane preferiscono la compagnia dei propri simili, e questo non ha nulla a che fare con l’odio. Tutti gli uomini amano le loro famiglie più dei loro vicini, ma questo non significa che odiano i loro vicini. I bianchi che amano la loro famiglia razziale non hanno alcun rancore nei confronti dei non-bianchi. Desiderano solo poter contribuire allo svolgimento dei loro destini razziali e culturali.

Ciò che è stato chiesto ai bianchi in America è quindi del tutto innaturale. Vengono invitati a dedicarsi agli interessi di altre razze e ad ignorare gli interessi della propria. Questo è come chiedere a un uomo di abbandonare i propri figli e di amare i figli dei suoi vicini, dato che fare altrimenti sarebbe “razzista”.

Cos’è, allora, il “razzismo?” E’ molto più di quanto qualsiasi dizionario è probabile che dica. E’ ogni opposizione da parte dei bianchi alle politiche ufficiali di preferenza razziale per i non-bianchi. E’ la preferenza da parte dei bianchi per la loro gente e la propria cultura. E’ qualsiasi resistenza da parte dei bianchi all’idea di diventare una minoranza. E’ il non voler essere messi da parte. E’, in breve, ognuna delle normali aspirazioni di un popolo che hanno definito le nazioni sin dall’inizio della storia. Ma solo se queste aspirazioni sono quelle dei bianchi.

Thomas Jackson

 

Meticciamento – Peggio di un Assassinio

22 febbraio 2012

Meticciamento – Peggio di un Assassinio

L’Assassinio è Omicidio – Il Meticciamento è Genocidio

di Kevin Alfred Strom

Permettetemi di leggervi un breve articolo pubblicato su Harper’s Magazine, controllato dalla ricchissima famiglia MacArthur, la cui Fondazione John D. e Katherine T. MacArthur è quasi onnipresente come sponsor d’apertura e di chiusura dei cosiddetti programmi della “televisione pubblica”. L’articolo, scritto da David A. Bush, ha per titolo “Ansia per l’Ozono: è una Cosa da Bianchi”:

Recentemente molto è stato detto sull’assottigliamento dello strato di ozono. E’ interessante notare che l’intero problema effettivamente riguarda solo i Caucasici di carnagione chiara nell’Emisfero Settentrionale, i quali sono minacciati dal cancro alla pelle e da altri problemi associati all’incremento di radiazioni ultraviolette. I popoli delle latitudini medie sono da sempre esposti a più elevati livelli ambientali di radiazioni ultraviolette, ma la loro pelle per natura più scura ha agito da protezione. È del tutto possibile che questa pelle “bianco latte” non ce la potrà mai fare in questa nuova realtà mondiale! Forse l’era del “classico” Caucasico sta volgendo al termine, e per ragioni del tutto naturali. La pelle chiara potrebbe eventualmente essere considerata come un’afflizione e potrebbe imporre, a coloro che la possiedono, severe limitazioni sul loro benessere nel mondo.

I caucasici devono rendersi conto che il miglior dono che gli individui dalla pelle delicata possono dare alla loro progenie è una migliore possibilità di sopravvivenza nel futuro ambiente ultravioletto. Gli individui dalla pelle chiara dovrebbero attentamente prendere in considerazione la scelta di un compagno che contribuirà a far ottenere una carnagione più scura nel corredo genetico dei loro figli.

Non sto suggerendo che al governo dovrebbe essere affidato questo cambiamento, ma esso potrebbe fare molto per incoraggiare l’accoppiamento interrazziale. Prima di tutto, il governo potrebbe fornire qualche incentivo finanziario per incoraggiare le famiglie interrazziali. Speciali detrazioni fiscali potrebbero mitigare alcuni dei problemi che queste famiglie incontrano.

Ad un altro livello, il governo potrebbe organizzare campi estivi, o addirittura campi di lavoro, dove i bambini appartenenti alla maggioranza incontreranno i bambini facenti parte delle minoranze, in un ambiente rilassato, lontano dalle costrizioni sociali.

Lasciatemi aggiungere che quando l’autore dice: “lontano dalle costrizioni sociali”, quello che intende veramente è lontano dai genitori e dai coetanei del sesso opposto e della stessa razza, la cui istintiva ripugnanza per l’accoppiamento interrazziale potrebbe “inibire” i risultati desiderati dall’autore e presumibilmente dalla rivista Harper e dalla famiglia MacArthur. Ora torniamo all’articolo:

Le ragazze appartenenti alla maggioranza potrebbero partecipare a campi dove incontreranno i ragazzi facenti parte delle minoranze e viceversa. In un simile contesto, i bambini non sarebbero sottoposti a pressioni pregiudizievoli o a tabù obsoleti. Anche se in questi campi i rapporti non si sviluppano, i partecipanti imparerebbero ad apprezzare maggiormente persone diverse da loro stessi. Quando torneranno a casa, potrebbero essere più propensui all’idea di un partner di razza diversa.

Inoltre, il pubblico dovrebbe essere istruito sugli aspetti positivi che una carnagione più scura comporta. Quando i programmi televisivi promuovono l’esistenza di coppie di razze e culture diverse,le barriere culturali e razziste cadono e la società fa un passo avanti. Uno dei principali vantaggi sarà il fatto che verrà rinforzata la resistenza generale della popolazione alle radiazioni ultraviolette.

L’assottigliamento dello strato di ozono è solo un motivo in più, per i genitori Caucasici, per concedere il dono di una carnagione più scura alla loro prole. Se continuiamo a perdere lo strato di ozono, potrebbe non esserci alcuna scelta per tutti gli individui dalla pelle chiara, in quanto semplicemente cesseranno di esistere. Ma se i Caucasici faranno la cosa giusta, sarà confortante per loro guardare i loro figli sapendo di aver fatto del loro meglio per assicurargli un futuro sicuro e confortevole.

La rivista Harper ha pubblicato questo articolo nel Dicembre 1993. Era stato inizialmente stampato da una rivista patinata chiamata Interrace, il cui scopo principale era quello di promuovere il sesso e il matrimonio interrazziale. Non conosciamo i finanziatori della rivista Interrace, ma sappiamo che il proprietario segnalato è una persona chiamata “Candace Mills” e l’elenco dei suoi funzionari è composto da un solo nome ripetuto per ogni posizione, e quel nome è ” Gabe Grosz”.

Ora, David A. Bush può sapere, e la famiglia MacArthur sa certamente, che ciò che stanno chiedendo è il genocidio della razza Bianca. E tutti loro sanno sicuramente che la loro tesi idiota per ridurre di una quantità irrisoria il tasso di cancro alla pelle non è la reale motivazione della loro volontà di sterminare il nostro popolo.

Abbiamo un’importante pilastro dell’istituzione liberale che evoca chiaramente un genocidio di gran lunga più ampio di quello che essi accusano abbia causato Adolf Hitler. Eppure non sentiamo nessuna protesta contro l’Harper o i suoi proprietari, non vediamo nessuna marcia di milioni di uomini e donne Bianche interessate alla sopravvivenza e al benessere della loro specie, nessuna accusa di “crimini d’odio” contro gli autori di questo oltraggio. No. Non abbiamo sentito niente tranne un paio di brontolii preoccupati da parte dei conservatori che si concludono con “probabilmente non lo intendono realmente in questa maniera”, e sorrisi di approvzione da parte di Ebrei e liberali Bianchi su come è divertente tutto questo e su come è meraviglioso ed avanzato il loro pensiero su queste questioni. Beh, non penso che sia divertente, penso che loro lo dicano seriamente, e noi dobbiamo prendere molto sul serio questa apologia di genocidio attraverso la mescolanza razziale. Dobbiamo prenderla sul serio perché sta accadendo proprio ora.

Sotto il titolo “Boom di Nascite Interrazziali” sono stati pubblicati sul The Futurist i seguenti dati raccolti dal Population Reference Bureau:

Tra il 1968 e il 1989, i bambini nati da genitori di razze diverse sono aumentati dall’1% del totale delle nascite al 3,4%. I dati del US Census Bureau mostrano che, rispecchiando i cambiamenti nelle leggi e negli atteggiamenti dal 1970 al 1991, il numero di coppie sposate di razza mista è aumentato da 310.000 a 994.000. I ricercatori del PRB osservano che questa tendenza sta avvenendo tra tutti i gruppi razziali ed etnici, ma i campioni per ogni gruppo sono nettamente differenti.

L’articolo prosegue dicendo che, anche se i matrimoni misti rappresentavano ancora meno del 4% del totale nel 1989, la tendenza è decisamente volta ad espandersi, destinata a triplicarsi in meno di venti anni. E questa tendenza sta probabilmente accelerando. Portiamo quel 4% in avanti di qualche decennio – tre volte quattro fa 12, tre volte 12 fa 36 e tre volte 36…. Unisci a quest’inquietante tendenza il fatto che il tasso di natalità dei Bianchi è attualmente al di sotto del livello del tasso di ricambio, e vedrai che l’uso del termine genocidio non è un’esagerazione. Consideriamo con attenzione anche che, secondo il rapporto della Population Reference Bureau: “La maggior parte delle nascite miste coinvolge un genitore Bianco, ma non tutte”.

Notare l’uso delle parole qualificative, “ma non tutte”. Perché aggiungerle? Chiunque si aspetterebbe che ognuno di loro che ha avuto un bambino ha per genitore un Bianco? Naturalmente “ma non tutte”. Ma la cosa estremamente significativa da notare è l’ammissione della relazione secondo cui la maggior parte delle nascite miste coinvolgono un genitore Bianco. Cosa significa questo? Significa che la maggioranza dei meticciamenti razziali comportano la distruzione della razza Bianca, Bianchi che si accoppiano con Asiatici, Bianchi che si accoppiano con Neri, Bianchi che si accoppiano con Arabi o Ebrei, Bianchi che si accoppiano con Meticci, Bianchi che si accoppiano con razze inclassificabili. Lo vedete nei vostri centri commerciali. Lo vedete per strada. Siete testimoni del genocidio. Lo vedete davanti ai vostri occhi tutti i giorni. Cosa state facendo in proposito? Se almeno non ne parlate male, siete complici di questo orribile crimine.

Il crimine è la mescolanza razziale. Si tratta di un crimine peggiore di un omicidio – di gran lunga peggiore.

Perché quando commettete un omicidio, uccidete un uomo, ponete fine ad una vita, ferite tragicamente una famiglia ed una cerchia di amici. Quando commettete un omicidio, se la vostra vittima non ha avuto figli, tagliate l’eventuale esistenza di un piccolo ramo nel futuro della razza.

Ma quando commettete il reato di mescolanza razziale state partecipando ad un genocidio. L’effetto probabile e il possibile motivo causato dalla vostra azione è quello di portare nel mondo giovani ibridi, che non appartengono chiaramente ad una razza o ad un’altra, il che, per la loro stessa esistenza, aumenta la probabilità di un futuro mescolamento razziale e diluisce sia il pool di geni, sia il senso di Identità della nuova generazione di bambini Bianchi. E non sottovalutate l’importanza di quest’istintivo senso di identità presente tra i nostri giovani Bianchi. Fatta eccezione per alcuni sforzi, come questo programma radiofonico, che stanno crescendo, ma che sono ancora troppo limitati, quel senso di identità è l’unica cosa rimasta in piedi tra noi e la totale estinzione della razza Europea. I nostri giovani possono essere confusi, ma il loro innato senso di decenza e di identità razziale è rimasto finora incredibilmente fermo. Anche se i Media Ebraici promuovono strenuamente il sesso interrazziale da decenni, e anche se il cosiddetto “establishment Bianco” non ha fornito la giusta leadership, ma nient’altro che il tradimento nei confronti della nostra razza negli ultimi 30 anni e passa, circa il 90% di loro si sposano ancora all’interno della loro razza. Questo è in netto contrasto con i risultati di un recente sondaggio del Washington Post su questo argomento. Secondo i risultati del sondaggio, solo il 47% degli uomini Bianchi non sarebbe disposto a sposare una donna Nera, e solo il 60% delle donne Bianche non sarebbero disposte a sposare un uomo Nero. Chiaramente esiste un divario tra quello che i Bianchi dicono e quello che effettivamente poi fanno. Perché? Anche tra quelli intimiditi che rispondono alla domanda in modo politicamente corretto, anche tra coloro che sono convinti che potrebbero accoppiarsi con qualsiasi discutibile sottospecie umana, l’istinto naturale che spinge a rimanere attaccati alla propria specie è ancora un potente fattore determinante per le azioni dei singoli. E grazie a Dio che lo è! Al diavolo quelli che lavorano nei Media, nelle scuole e nelle chiese per distruggere questa tendenza sana e naturale nei nostri figli. Sono peggio degli assassini.

E sì, avete sentito bene, alcuni di questi assassini delle nostre future generazioni occupano posizioni influenti nelle chiese. Che molti di questi abbiano nascoste simpatie comuniste o sono in realtà al soldo dei nostri nemici è stato documentato da molti, ma non ho il tempo di ricapitolare i dati in merito. Ma le loro parole parlano da sole. Lasciate che vi fornisca qualche citazione tratta dal numero di Marzo 1994 di Christianity Today, una pubblicazione mainstream Protestante.

.. Attualmente è possibile che Dio chiami alcuni Neri a cadere in amore con Bianchi, e viceversa? Se questo è vero, allora dovremmo festeggiare.

Sì, festeggiare! Gioiamo per i bellissimi bambini nati da matrimoni interrazziali e facciamo tutto il possibile per renderli pienamente accettati. Riconosciamo il contributo che i matrimoni misti danno per abbattere il pregiudizio. E anche se non necessariamente dobbiamo promuovere i matrimoni interrazziali, prendiamo l’iniziativa di difenderli, proteggerli e sostenerli nelle nostre chiese.

.. L’industria dell’intrattenimento ha tentato di tenere il passo con il crescente numero di matrimoni misti Americani. Spettacoli televisivi come General Hospital e LA Law o grandi successi di Hollywood come Jungle Fever, Mississippi Masala, The Joy Luck Club, e The Bodyguard hanno messo in evidenza tutte le storie d’amore interrazziale.

Questo è un settore in cui i Media possono essere moralmente avanti alla chiesa.

..le Chiese Americane possono diventare dei paradisi di sicurezza e di sostegno per le coppie interrazziali …. possono emergere chiese eterogenee più creative, diventando luoghi in cui le famiglie interrazziali possano sentirsi come a casa loro …. Dovremmo gioire andando al di là delle barriere, per lo stravolgente potenziale che ogni matrimonio cristiano interrazziale porta alle nostre chiese.

Questo è ciò che dice, nel numero di Marzo 1994 di Christianity Today, il presidente del consiglio di amministrazione e fondatore, il reverendo Billy Graham. Nessun commento dovrebbe essere necessario. Vi invito a ottenere una copia presso la vostra biblioteca locale se pensate che io travisi la loro posizione.

Ogni uomo Bianco che commette il reato di sposare una non-Bianca non darà vita a dei figli Bianchi. Ogni donna Bianca che inquina il suo corpo e il suo spirito sposando un non-Bianco non darà alla luce figli Bianchi. E con le loro azioni commetteranno il crimine di fuorviare i ragazzi e le ragazze Bianche, spingendoli a seguire il loro esempio. E tutti coloro che non denunciano il loro tradimento razziale saranno complici del crimine. Quando il vostro bambino di quattro anni vedrà un Nero, un Asiatico o un meticcio con un compagno Bianco, e non condannerete questo, quel bambino crederà che ciò che ha visto è normale e che la sua mamma e il suo papà approvino tutto ciò.

La Natura, o il Dio della Natura se preferite questa espressione, ha creato la nostra razza attraverso centinaia di migliaia di anni di incredibili stenti e di rigorosa selezione. Siamo sopravvissuti alle Ere Glaciali. Abbiamo combattuto contro gli invasori per migliaia di generazioni, dai Mori agli Unni, ancora e ancora e ancora. I nostri antenati hanno dato tutto affinchè potessimo sopravvivere, affinchè avessimo la vita. Noi viviamo e sopravviviamo grazie a loro. La nostra razza risale alla misteriosa alba dei tempi. Può estendersi nel futuro infinito. E la sua esistenza sarebbe indubbiamente assicurata dalla nostra superiore intelligenza e dalla tecnologia senza pari, se non fosse per coloro che praticano e promuovono il genocidio della nostra gente attraverso la mescolanza razziale. Con le loro azioni ci stanno uccidendo. Non uccidono un individuo. Uccidono le infinite generazioni del nostro futuro. Il loro crimine – il reato di mescolanza razziale – è molto, molto peggio di un semplice omicidio.

Finché vivrò, griderò questa verità ai quattro venti e farò tutto il possibile per incoraggiare sempre più gente a vedere questa verità. Applaudo il crescente numero di membri di altre razze che capiscono che il meticciamento significa morte per la loro razza e per la loro cultura. Questa verità è l’unico fattore che i promotori del governo unico mondiale hanno chiamato “la paura del Nuovo Ordine Mondiale”. Essi non temono i “patrioti” costituzionalisti e legalisti che evitano il problema della razza al fine di ottenere maggiore “rispettabilità”. Essi non temono i venditori di monete d’oro sulla stazione radio WWCR. A loro non importa quanti sacchi di monete d’oro e d’argento avete messo da parte. A loro non importa se i rappresentanti per il loro governo segreto si definiscono conservatori o liberali. A loro non importa se si prega nelle scuole o no. L’unica cosa che temono più di ogni altra cosa è la coscienza razziale, perché conoscono la loro storia, perché sanno che la lealtà nazionale e razziale minaccia il loro piano per stabilire il costrutto finale multiculturale, un governo mondiale. Per questo sogno contorto di dominio del mondo, stanno cercando di compiere il genocidio del nostro popolo.

Perchè le Donne Bianche non Dovrebbero Frequentare Uomini di Colore

20 febbraio 2012

Perchè le Donne Bianche non Dovrebbero Frequentare Uomini di Colore

E’ molto più probabile che subiscano abusi
Le donne bianche che sposano uomini di colore moltiplicano le loro possibilità di essere uccise dai loro mariti di 12.4, un incremento del 1140%.
Il rischio di abusi non fatali e di abusi nei confronti della propria ragazza è molto più alto negli uomini neri che negli uomini bianchi, ed i neri hanno il doppio delle probabilità dei bianchi di abusare dei propri figli.

E’ molto più probabile contrarre malattie sessualmente trasmissibili
Un uomo nero su 16 ha l’HIV. Rispetto agli uomini bianchi, i neri hanno 15 probabilità in più che gli venga diagnosticato l’HIV, e molte più probabilità che non gli sia diagnosticato affatto. Questo perché oltre il 50% dei casi di HIV/AIDS fra le donne bianche risulta essere derivato dal sesso con uomini di colore.

Gli uomini di colore hanno 8 volte più probabilità rispetto ai bianchi di avere la sifilide, 12 volte più probabilità di avere la clamidia, e 26 volte più probabilità di avere la gonorrea. Oltre il 78% ha l’herpes.

I tuoi figli probabilmente non saranno intelligenti
La media del Quoziente Intellettivo dei bianchi in America è 100, ma la media dei neri è 85. Certamente potresti uscire con uno dei pochi neri intelligenti. Comunque, la regressione verso la media è una legge della biologia: se un genitore ha una caratteristica non convenzionale, i figli tenderanno ad essere più vicini alla media. Dal momento che l’88% dei neri ha un QI inferiore a 100 e solamente il 2.3% è abbastanza intelligente da avere un buon risultato, essere intelligenti è una caratteristica non convenzionale per i neri. I tuoi figli regredirebbero al di sotto della media rispetto ai loro coetanei bianchi.

Probabilmente si dovrebbe semplicemente evitare gli uomini di colore
I neri sono più inclini a commettere qualsiasi tipo di crimine violento rispetto ai bianchi: 4.0 volte più probabilità di commettere uno stupro; 7.3 volte uno stupro di gruppo; 7.6 volte per furto; e 6.0 volte per omicidio. Questo non è causato dalla povertà o dal “razzismo della polizia”.
Inoltre, i criminali neri designano come bersaglio i bianchi: è più probabile che attacchino dei bianchi che dei neri.

Le storie: orribili e tristemente prevedibili
Le storie qui di seguito non dovrebbero sorprendere, alla luce dei dati sulla razza e criminalità. Sfortunatamente, i media principali hanno ignorato e censurato questi crimini per decenni, perché la verità fa apparire gli uomini di colore violenti, razzisti e misogini.

Uomo di colore spazza via le sue ex e i loro famigliari
Nel luglio 2011, Rodrick Dantzler (nero) di Grand Rapids ha massacrato la sua ex-moglie bianca, la loro figlia (12 anni) e i suoi suoceri, la sua ex-fidanzata bianca, sua sorella e sua nipote (10 anni). Poi ha sparato ad un altra ex bianca, infine si è suicidato. Gli piacevano davvero le ragazze bianche… fin quando non lo hanno lasciato.


“No, no, fermati, fermati, non farmi male!”

Sopra: Aprile 2011, i vicini sentono le grida disperate di Sarah Coit (23) per 20 minuti prima che la polizia la trovi quasi decapitata da un uomo di colore con cui aveva appena tentato di interrompere la loro relazione.


“Sto morendo, mi ha pugnalato a morte!”
Sopra: nel novembre 2008, la modella Amy Barnes (19), a cui piaceva frequentare atleti di colore, chiedeva aiuto mentre sanguinava lentamente a morte a causa delle nove coltellate e del taglio in faccia di quattro pollici inflitte dal suo fidanzato-convivente di colore.



Comincia come un brutale stupro, diventa molto peggio

Sopra: nel marzo 2008, la modella Katie Piper (24) ha cercato di porre fine alle due settimane di relazione con Daniel Lynch dopo che questi la tenne prigioniera per otto ore, violentandola e fracassandole la testa. Ma non era arrivato ancora il momento di lasciarla andare, Lynch con un altro uomo di colore bruciarono la sua faccia con dell’acido. Perse anche la vista da un occhio.

UnamusementPark

Il Genocidio Attraverso il Meticciamento

19 febbraio 2012

Il Genocidio Attraverso il Meticciamento:                                                            

i Motivi dell’Assassinio di Massa  

di Eric Thomson
Molti Bianchi e non pochi non-Bianchi rimangono sempre più sconvolti e disgustati dalla crescente perpetrazione intenzionale del genocidio attraverso il meticciamento, per questo motivo seguirà una breve descrizione della psicopatologia legata a questo crimine, a questa malattia mortale che avviene sotto gli occhi di tutti. Per molti aspetti, i race-mixer condividono problemi simili a quelle persone che soffrono di alcolismo o tossicodipendenza, che devono essere inquadrate all’interno di un mondo schizoide dominato da auto-indulgenza e odio di sè, evasione dalla realtà e auto-distruzione, negazione del futuro e fuga dal presente, ecc. Spesso sentiamo persone che giustificano il meticciamento razziale e altre forme di auto-indulgenza degenerativa come “fatti privati di un individuo”, come se non fossero fatti nostri il tipo di società in cui viviamo, non importa quanto sociopatica possa essere. Coloro che si aggrappano alla filosofia del culto dell’individuo, in cui l’obiettivo finale dell’universo è l’individuo, il quale non deve nulla all’universo da dove proviene, ovvero ciò che chiamiamo il ” culto di me stesso”, stanno fondamentalmente conducendo le loro vite come se stessero ripetendo la frase del re di Francia: “Dopo di me, il diluvio”.
Le persone che pensano di avere il diritto divino di rimuovere i biscotti dal barattolo della società, senza mettere nulla in cambio, non hanno soluzioni ai problemi sociali e razziali, perché essi stessi sono in gran parte il problema. La qualifica “gran parte” è qui usata per indicare che la logica per la quale avviene il meticciamento, l’assunzione di droga, il debito-schiavitù, il lavoro trasandato, la disonestà e l’irresponsabilità è architettata, con motivi distruttivi e predatori, da coloro che attualmente dominano i ‘nostri’ mezzi di informazione , educazione e intrattenimento.
Mentre vi è una vasta mole di letteratura sui signori del caos Ebraico/Sionisti, sembra ci sia ben poco in termini di studi riguardo ai veri responsabili del genocidio che sta avvenendo tramite il meticciamento, essi stessi vittime di questa propaganda degenerativa che è diventata la base legislativa del governo in tutto il mondo occidentale. Andiamo a vedere le motivazioni che stanno dietro il meticciamento da parte dei seguenti soggetti, in modo da poter meglio comprendere la natura di questa azione, che non è solo un crimine, il crimine di genocidio, ma una malattia psicologica e sociale.

Il Maschio di Colore
Il dittatore Indonesiano Sukarno disse che ‘amava’ le donne Bianche perché, attraverso loro, avrebbe potuto avere la sua vendetta contro i suoi padroni Bianchi. L’attivista di colore e ‘guru’, Eldridge Cleaver, ha detto e scritto la stessa motivazione per spiegare i suoi atti di stupro nei confronti delle donne Bianche. Stuprandole, egli stava avendo la sua vendetta sulle persone Bianche e sui valori sociali dei Bianchi. C’è questo aspetto nello stupro omosessuale che è così dilagante nel ‘nostro’ sistema carcerario e, come tale, snatura l’atto sessuale della creazione e dell’amore nello svilimento di una persona e attraverso quella persona, la denigrazione dei suoi valori razziali. L’altra faccia della medaglia non è meno minacciosa, l’uomo di colore che desidera ‘fare l’amore’ con una donna Bianca sta mostrando l’odio per sé e per la sua discendenza. Il desiderio che può avere di ‘migliorare la sua razza’ o di ‘far decadere la razza Bianca’ prendendo una donna Bianca è né più né meno che un enorme complesso di inferiorità, che rifiuta di ammettere e, quindi, di risolvere. L’attrazione che il maschio di colore prova verso una femmina Bianca è, in realtà, un’ammissione del fatto che le femmine di colore, e quindi i maschi di colore, sono brutti e sessualmente non attraenti. In una certa misura, i fornitori Ebrei di stimolazione sessuale sono responsabili di aver fatto sì che i tratti fisici Bianchi siano sinonimo di ‘bellezza’, ‘status sociale’ e di altre qualità generalmente considerate desiderabili, tanto che la chirurgia estetica in Giappone si sta adoperando per ‘Europeizzare’ i tratti del viso delle donne. Il maschio di colore non è, quindi, soddisfatto solo nel dare e ricevere affetto nella sua relazione con una donna Bianca; si sente obbligato a fornirle bambini per mostrare la sua virilità e la sua posizione dominante e, quindi, per ‘vendicarsi’ sulla Razza Bianca. Alla fine, la vendetta che ottiene sarà su sé stesso.

La Femmina di Colore
Qual è la sua motivazione per desiderare un maschio Bianco? Per certi versi, è simile alla sua controparte di sesso maschile, ma ci sono delle differenze. Che sia a causa dell’odierna propaganda ‘unisex’ o per una basilare qualità Ariana di gentilezza, i maschi Bianchi sono visti come mariti superiori dalle femmine di colore, perché sono dolci e più attenti rispetto alla loro controparte maschile. In Africa, Asia e America Latina, è consuetudine che la femmina di colore faccia tutto il lavoro pesante, il taglio della legna e la raccolta dell’acqua, la cura della casa e l’allevamento dei figli, il guadagno e il risparmio dei soldi, ecc. mentre il maschio di colore adempie al suo tradizionale ruolo di ‘cacciatore’, che di solito sta a significare che egli trascorre il suo tempo alla ricerca di femmine aggiuntive con le quali egli può godere del sesso. Di tanto in tanto ‘dimostra’ il suo ‘amore’ per la femmina picchiandola ogni volta che sospetta che gli stia negando il suo ‘amore’, vale a dire lavoro e/o denaro. Una volta un’ingenua donna Europea chiese ad un vecchio corriere come fosse possibile per lui, appartenente ad una tribù Africana, “mantenere” così tante mogli. “Signora”, balbettò, “non sono io che mantengo le mogli. Loro mi mantengono! ”
La tradizione dei Bianchi secondo la quale il maschio è o dovrebbe essere colui che provvede alla famiglia e non la donna o i bambini, è una di quelle che sono dure a morire e si riflette nei dubbi e timori a carico dei molti “uomini di casa” Bianchi. Il maschio di colore, tuttavia, ritiene che essere mantenuto da una donna sia la sua prerogativa tradizionale, non provando alcun disagio, perché di solito non è presente fra le sue donne e i suoi bambini, che visita in serie, come è consuetudine nelle società poligame. Per quanto riguarda i bambini, se non hanno alcun lavoro da fare, sono invitati a giocare per le strade. Il maschio di colore è in gran parte indifferente al numero e al destino della sua progenie e ‘insegna’ alle sue donne ad essere sottomesse e servili ogni volta che sembrano dimenticare il loro ruolo tradizionale nella società di colore. Si possono ora capire la motivazione della donna di colore che la spingono alla ricerca di un maschio che sia sottomesso a lei e ‘di bell’aspetto’. Per il lettore Bianco di questo articolo, è importante sottolineare che, per le persone di colore, Bianco è visto come ‘bello’, ‘desiderabile’ e di ‘alto rango’, a prescindere da tutta la recente propaganda sul ‘Nero-è-bello’ che ha colpito per lo più i Bianchi. In Brasile, per esempio, si è soliti dire che “una mosca è caduta nel latte” (“uma mosca ne leite”), quando una donna dalla pelle chiara ha una prole dalla pelle scura. Come in tutte le società di colore, c’è una gerarchia di bellezza e di status generalmente riconosciuta, solitamente basata su ciò che per i Bianchi sarebbe una sottile o invisibile variazione del colore della pelle, per lo più in favore di chiunque rechi caratteristiche ‘Bianche’ o ‘più Bianche’. La recente scelta di una ‘reginetta di bellezza’ Americana con gli occhi azzurri e la carnagione più chiara rispetto ai Neri è un esempio dei canoni di bellezza in ogni società di colore, soprattutto dove predominano idee straniere e meticciamento. Nella tradizionale società Africana Nera, prima che si facesse sentire l’influenza dei Bianchi, la bellezza femminile era in gran parte correlata alla quantità di grasso corporeo, in particolare nella regione dei glutei, un po’ paragonabile all’ideale’ della bellezza femminile dipinto da Rubens, le cui modelle Bianche furono criticate dagli spettatori del 20° secolo come “grasse e sulla quarantina”. In quei giorni, naturalmente, il maschio Nero era troppo pratico per cercare il modello o lo status in qualsiasi altra che non fosse una donna Nera che poteva fornire lo sfogo sessuale, il lavoro ed i bambini che si sarebbero presi cura di lui durante la sua vecchiaia. La femmina Bianca è diventata desiderabile in Africa in tempi relativamente recenti, con il crollo del costume tribale e la tendenza esplosiva verso l’urbanizzazione, e il maschio Bianco è diventato auspicabile per la femmina di colore a causa della sua correlazione con i desiderabili stili di vita urbani e non-tradizionali. Una volta con il maschio Bianco di sua scelta, la femmina di colore cementa il rapporto con il maggior numero di bambini meticci, come è in grado di sopportare, sapendo che il maschio Bianco si sente obbligato ad aiutare nell’allevamento dei ‘suoi figli’.

Il Maschio Bianco
Quante volte si sente la lamentela secondo la quale le donne Bianche sono troppo esigenti ed è troppo difficile viverci insieme? Molti maschi Bianchi che si sentono in questo modo, per qualsiasi motivo, giustificabile o ingiustificabile, di solito vanno alla ricerca di donne di colore che considerano “più femminili”, cioè più remissive e attente alle esigenze maschili rispetto alle femmine Bianche. Alcuni ricercatori ritengono che questo comportamento genocida affonda le sue radici nel lavoro degli Ebrei che dominano i media, i quali, nel corso dei decenni, hanno eseguito una massiccia propaganda per femminilizzare i maschi Bianchi e mascolinizzare le femmine Bianche. Altri basano questa malattia nella tradizione delle comunità coloniali di frontiera in Nord America, dove le donne erano scarse e, di conseguenza, gli uomini erano più ansiosi di compiacerle. C’è, tuttavia, un altro aspetto della ricerca del maschio Bianco per la femminilità di colore e che può essere meglio designato come concetto del ‘buon selvaggio’. Questa idea ha preso piede nel periodo di Jean Jacques Rousseau, John Locke e più tardi Karl Marx. Con la cosiddetta Età della Ragione, il monopolio morale delle chiese Cristiane fu messo in discussione, soprattutto in alcuni circoli filosofici i cui esponenti non avevano più bisogno di temere i roghi dell’Inquisizione. Per secoli, i Cristiani non solo avevano predicato, ma avevano legiferato un intero corpo del diritto e del pensiero sociale che si basava sul male di base dell’uomo. Il peccato originale aveva ‘condannato’ ogni persona all’inferno, a meno che non si fosse fatta battezzare dagli ‘uomini santi’, a pagamento, naturalmente, e quindi si fosse fatta ‘spazzare via’ simbolicamente il suo Peccato Originale. Non soddisfatti dall’efficacia di questo rituale, però, i Cristiani continuarono a comportarsi come se tutti gli uomini fossero fondamentalmente malvagi e, quindi, che dovessero essere circondati da ogni sorta di controllo e verifica sociale  che furono forniti da istituzioni come le chiese e il governo. Proprio come predicarono i Cristiani, senza alcuna buona ragione, che l’uomo era praticamente “malvagio”, così i filosofi dell ‘”Età della Ragione” postularono, senza alcuna buona ragione, che l’uomo era fondamentalmente “buono”. La bontà di base di tutta l’umanità era ‘contrastata’ e trasformata in male, perché “le istituzioni umane rendono gli uomini cattivi”. Quali erano queste istituzioni? Bene, erano i governi su tutti i livelli, anche il municipio locale, le chiese, le fattorie, i negozi, le scuole, le fabbriche e anche la famiglia! Questo tipo di pia-illusione volontaria ha portato questi filosofi, o dovremmo dire ciarlatani, a concludere che l’uomo che viveva ‘nello stato di Natura’ era al 100% buono perché aveva lo 0% di queste “nefaste” istituzioni e le loro conseguenti ‘catene’ e censure sociali. Se avete mai letto la Dichiarazione di Indipendenza e la Costituzione degli Stati Uniti, vedrete una rappresentazione legislativa di tali idee e ogni volta che si sente che “il governo governa meglio quando governa meno”, allora troverete un sostenitore di queste. Il Manifesto del Comunismo è stato visto solo dai suoi autori come un passo verso il ritorno all’ ‘Ideale Uomo vivente nello Stato di Natura’, simile ad Adamo ed Eva prima della ‘Caduta’. I nichilisti che hanno fatto esplodere gli uffici postali e le altre emanazioni esterne del governo si erano impegnati, insieme con gli Anarchici, a  realizzare il “ritorno allo Stato di Natura” in un’Europa eccessivamente istituzionalizzata. Gli altri Europei, sapendo ben poco delle società, delle istituzioni e dei costumi non-Europei, fraintesero la mancanza di tecnologia moderna, di istituzioni identificabili e di libertà dalle norme sociali, ovvero dalle norme sociali dei Bianchi, fra le persone di colore,  come se le persone di colore fossero ‘più vicine alla Natura’ e quindi ‘migliori’ rispetto alle persone Bianche. Gli antropologi hanno cercato la ‘nobiltà’ nel selvaggio e tutto quello che hanno trovato sono state persone che vivono in comunità con istituzioni, obblighi sociali e sanzioni, gerarchie e governi, certamente non migliori in termini di ‘bontà’ e, spesso, di gran lunga peggiori a causa delle esigenze delle condizioni di vita primitive. Ma il mito del ‘buon selvaggio’ continua a vivere, rappresentato da scrittori di narrativa come Karl May, Edgar Rice Burroughs e altri, catturando l’immaginazione di molti giovani Bianchi. Facendo l’amore con una donna dalla carnagione scura, credono di essere partecipi della Natura e, di conseguenza, della ‘bontà’. A questo riguardo il maschio Bianco non ha alcuna obiezione sui bambini meticci, perché anche loro sono ‘più vicini alla Natura’ rispetto a quanto lo sarebbero i propri figli Bianchi e, quindi, sono ‘migliori’.

Un ulteriore aspetto della motivazione per il genocidio da parte del maschio Bianco è evidente in quelle società, come l’odierno Sud Africa, dove le madri Bianche sono ‘troppo occupate’ per crescere i propri figli durante i loro anni più formativi. La prima donna che ogni uomo potrà mai conoscere intimamente è la propria madre. Foreste di alberi sono state abbattute per produrre la carta su cui quest’importante relazione è stata esposta, quindi per essere breve, se la prima esperienza del maschio Bianco con una femmina è con una donna Nera o di colore, è la sua immagine che influenzerà questo concetto e desiderio maschile per una donna nei suoi anni sessualmente attivi e maturi. Per un resoconto Latino-Americano di questo fenomeno si può leggere “A Casa Grande” di Gilberto Freyre o la sua traduzione in inglese, “I Padroni e gli Schiavi”.

La Femmina Bianca
Lei esemplifica la differenza tra i sessi che i propagandisti Ebrei, incluse le femministe Ebree, cercano di negare. La femmina è dotata di differenze psicologiche rispetto al maschio, di qualunque razza, che sono il risultato delle sue differenze fisiologiche, cioè biologiche. Le donne possono piangere più spesso degli uomini, ma sembrano possedere una maggiore capacità di sopportare il dolore rispetto agli uomini; infatti, il processo biologico della gravidanza è tradizionalmente visto come doloroso, ma non per questo è meno ricercato dalla maggioranza delle donne. La femmina ha anche un istinto specializzato derivante dal bisogno umano di proteggere i giovani. Questo è chiamato ‘istinto materno’, che è spesso esemplificato dalla dolce, amorevole cura che una donna, di solito la femmina Bianca, conferisce ai giovani, ai deboli, agli esili, ai malati e anche al brutto di qualsiasi specie, animale o vegetale. A volte questo istinto per la sopportazione del dolore e per il sacrificio si distorce in masochismo, soprattutto perché è il ruolo biologico della donna quello di ‘sottomettersi’ al maschio che deve impegnarsi attivamente nel processo biologico della fecondazione. Il fatto che alcune donne Bianche, nonostante la loro educazione mascolinizzata, in realtà godano per la dominazione maschile, è dimostrato ogni volta che vediamo un’attraente femmina Bianca in compagnia del suo consorte Nero o di colore (il cui aspetto potrebbe spaventare un gorilla amoroso) trainati , naturalmente, da un branco di bambini meticci.
Gli osservatori nella regione Caraibica riferiscono il fenomeno di giovani e belle donne Bianche in cerca del più brutto e più odoroso degli isolani con cui fare sesso, e persino per portarlo a casa come ‘marito’, anche se risultano essere spesso protettori. E’ interessante notare che lo stile di vita del protettore nella società Bianca assomiglia quasi alla vita del maschio di colore nella propria società. Non deve sorprenderci il fatto che troviamo molti protettori di colore nelle nostre società Bianche, più di quanto non dovrebbero sorprendersi gli Africani nel vedere scimmie arrampicarsi sugli alberi. Alle donne Bianche viene insegnato a sentirsi ‘colpevoli’ perché sono migliori e più belle rispetto alle loro controparti di colore, proprio come i Cristiani insegnavano alle persone sane e benestanti a sentirsi ‘colpevoli’ perché non sono storpie, malate e povere. Così vediamo una combinazione malsana di buonismo artificialmente instillato , senso di colpa e disinformazione sul buon-selvaggio che, unite alle caratteristiche biologiche naturali della femmina Bianca, la intrappolano nel circolo vizioso del genocidio. Va notato che i maschi Bianchi e le femmine Bianche cercano a volte compagni di colore, al fine di ‘punire’ le loro controparti Bianche, negando se stesse ai Bianchi e donandosi alle persone di colore. Questo motivo infantile diventa spesso parte della sindrome del ‘buon selvaggio’ che il viaggiatore osserva nei suoi viaggi esteri e nazionali e, sempre più spesso, a casa propria.

Ora che il governo degli Stati Uniti ha ratificato il Trattato o “Convenzione” sul Genocidio, dobbiamo fare in modo che coloro che sostengono il meticciamento e coloro che lo praticano vengano puniti nella massima misura consentita dalla legge. Va ricordato che tutti coloro che sono stati accusati e condannati per ‘genocidio’ nel processo-farsa degli Alleati a Norimberga furono impiccati. Diversamente dall’uccisione dei membri di una razza da parte di un’altra razza, una pratica storica ormai considerata un crimine, la mescolanza delle razze uccide non una, ma ogni razza coinvolta. Il meticciato è quindi il peggior esempio di genocidio. Gli schernitori respingono con disinvoltura questa affermazione considerandola una sciocchezza, perché la discendenza derivata da un incrocio razziale è in grado di respirare, mangiare, parlare e riprodurre. In altre parole, la mescolanza produce vittime ‘vive’ invece che morte, ma questo ignora non solo la qualità della vita, nega la posizione dell’uomo e il suo ruolo nell’universo, la sua responsabilità verso i suoi simili e la sua discendenza. I moderni liberali sono molto attenti alla qualità della vita piuttosto che alla quantità di coloro che sono tecnicamente vivi perché le loro funzioni corporee sono intatte. Sostengono l’eutanasia e l’aborto, perché queste pratiche ‘rendono la vita migliore’, indipendentemente dalla loro illogica incoerenza quando si parla di pena capitale. Quando esaminiamo la qualità della vita in quei territori meticci come l’America Latina, l’India o il Medio Oriente, vediamo poco raccomandare nell’estensione di questa pratica. Anche il patriota Americano, Patrick Henry, preferì la morte ad una vita di schiavitù. È così che i race-mixer e la loro progenie di vittime possono dire di essere ‘vivi’, ma solo sul più rudimentale e caotico dei livelli. Negli scritti degli antichi conquistatori Ariani dell’India troviamo la seguente saggezza: “Dalla corruzione delle donne segue la confusione di razze; dalla confusione delle razze la perdita di memoria; dalla perdita della memoria la perdita della comprensione; e da questo, tutti i mali ”

In altre parole, la mescolanza delle razze che sono la creazione di Dio, e/o, se si preferisce,  il prodotto di millenni, in termini di evoluzione naturale, è la distruzione di un patrimonio prezioso, senza il quale non può esserci futuro per l’umanità. Il caos che è descritto nella Favola della Torre di Babele è esattamente ciò che la mescolanza comporta, e il caos è il preludio alla morte e alle tenebre. Come le vittime dell’AIDS, le vittime del meticciamento mettono in pericolo le società in cui vivono perché non hanno la comprensione. Basta solo osservare l’Ebreo, un tipico prodotto del meticciamento, per vedere questo. Basta osservare la sua impazienza, i suoi conflitti e contraddizioni schizofreniche, la sua frustrazione eterna, l’insicurezza, l’insoddisfazione e l’infelicità, la sua disarmonia con l’universo, per sapere che cosa il destino riserva per l’uomo sul Pianeta Terra una volta che ha perso la sua identità razziale e personale. Nessuno può trovare la sua strada se non sa chi è. Il meticciamento sta alla nostra razza come l’assunzione di LSD sta alla nostra psiche, e ricordiamo anche che “Quelli che Dio vuole distruggere, prima li fa impazzire.”

La Razza Bianca è Inferiore?

19 febbraio 2012
La Razza Bianca è Inferiore?
di Kevin Alfred Strom
Ho ricevuto un messaggio di posta elettronica qualche tempo fa in cui venivo accusato di essere un “Suprematista Bianco”. Non darò il nome della persona che mi ha scritto questo commento, anche se ha lasciato il messaggio, incluso il suo nome, in un forum pubblico su una rete di computer che può essere accessibile a chiunque. Io non darò il suo nome perché non mi ha dato il permesso di farlo. Avevo lasciato un messaggio sulla rete, chiedendo a tutti coloro che hanno letto il messaggio di sintonizzarsi su American Dissident Voices e richiedere l’ultimo palinsesto radiofonico. Costui rispose, senza neanche un “piacere di conoscerla”, chiamandomi “Suprematista Bianco”, e altri epiteti che non voglio menzionare. Beh, io non sono un Suprematista Bianco. Ma il fatto che questa persona mi abbia chiamato così fa capire quanta ignoranza e disinformazione faziosa c’è in giro quando si parla di questioni razziali in generale o del programma ADV in particolare.

Il mio dizionario definisce “Supremazia Bianca” come “La dottrina derivante dalla convinzione che la razza Bianca sia superiore alla razza Negra e che quest’ultima debba quindi essere mantenuta in una posizione di inferiorità economica e sociale”. Per spiegare meglio, un Suprematista Bianco crede che razze diverse debbano vivere insieme nella stessa società, e che i Bianchi dovrebbero dominare le altre razze. Io non credo affatto in questa idea.

Io credo che ogni razza o gruppo etnico all’interno di una razza, che considera se stesso un popolo separato e distinto con le proprie qualità distintive, valori ed interessi, dovrebbe essere libero di perseguire il suo destino in perfetta indipendenza e libertà. Ed io sono abbastanza razionale per vedere che quando razze diverse sono costrette a vivere insieme nella stessa società, i loro interessi naturalmente si scontrano e ogni gruppo cerca di trovare la propria strada. Questo si traduce sempre in un gruppo che domina gli altri. A volte le carte in tavola cambiano e un gruppo in precedenza dominato prenderà il controllo e si vendicherà sui suoi ex-oppressori. Ma ogni volta che le persone sono costrette a vivere in una società multirazziale, vi è quasi sempre questa situazione di conflitto e/o di supremazia. Noto anche che la FORZA è in genere necessaria per creare una società multirazziale, dal momento che nelle nazioni, nei quartieri e nelle mense scolastiche, gli esseri umani gravitano in modo del tutto naturale attorno ai propri simili. Si tratta di una caratteristica comportamentale che è innata in noi e quindi, dobbiamo convenire, di valore. Non importa quante leggi “integrazioniste” fanno passare i criminali di Washington, questa tendenza naturale a voler vivere e lavorare tra i propri simili, questa auto-segregazione se volete, continua a confondere i burocrati. Intellettuali di sinistra storcono il naso regolarmente per il fatto, apparentemente terribile, che le razze negli Stati Uniti sono attualmente quasi come separate, come lo erano in quei giorni, apparentemente malvagi, risalenti a trent’anni fa.

Io non sono per la supremazia bianca, supremazia nera, supremazia ebraica, o per qualsiasi altro tipo di supremazia in una nazione multirazziale. Abbiamo intrapreso una strada multirazziale in America, prima con la schiavitù, e oggi, più che mai, con l’integrazione. E’ stato un disastro per tutti. Ha fatto a pezzi l’America già una volta e, se gli consentiamo ancora di proseguire, la farà a pezzi di nuovo.

Se dovete affibbiarmi un’etichetta, usate Nazionalista o Separatista, non Suprematista. Dato che sono un’Americano Bianco e ho a cuore il futuro del mio popolo, e sfido chiunque a dire che ci sia qualcosa di sbagliato in questo, immagino tu possa chiamarmi Separatista Bianco. Tutttavia ho riscontrato molte cose in comune con separatisti e nazionalisti di altre razze, perché stanno per lo più lavorando alla stessa cosa su cui sto lavorando io, la separazione pacifica e volontaria delle razze, e la vera indipendenza e la vera libertà per tutti i popoli. Ho trovato più cose in comune con nazionalisti Neri o Indiani Americani, per esempio, che con i liberali Bianchi che vogliono costringerci tutti a mescolarci insieme per soddisfare il loro sogno irrealistico di un governo mondiale, o con i ricchi conservatori Bianchi che vogliono forzare i lavoratori Bianchi a mescolarsi con Neri e Messicani, affinchè la manodopera a basso costo aumenti i loro profitti. Non ho nulla in comune con Bianchi che la pensano in questo modo!
Bene, si può sostenere che per separare le razze e far ottenere a ciascuna di esse l’indipendenza e la libertà che desidero dovrei usare la forza. Ebbene, i nostri antenati Americani hanno dovuto usare un po’ di forza per ottenere la propria indipendenza e la propria libertà da re Giorgio III; quindi, suppongo ci sia qualche merito in questo modo di pensare. Ma l’idea separatista ha un sacco di qualità che penso la rendano una delle ideologie esistenti più pacifiche e non-violente. Per prima cosa, come ho già detto, la gente in modo naturale forma famiglie, famiglie allargate, associazioni volontarie, e sì, nazioni e governi, con coloro con i quali avvertono affinità, con quelli della loro stessa razza. Quindi, se togliessimo la forza implicita di tutte queste cosiddette leggi “integrazioniste” che abbiamo ora, la gente continuerebbe semplicemente a fare quello che ha fatto in modo naturale per molte migliaia di anni, e il 90% delle separazioni razziali avverrebbe automaticamente, senza dover far passare una legge o senza sparare un colpo.

Inoltre, un gran numero di persone, di tutte le razze, sono già dalla nostra parte, anche se spesso non riescono ad ascoltare il punto di vista separatista a causa di alcune lobby che lavorano per tenere i nostri libri fuori delle biblioteche e i nostri programmi fuori dalla circolazione. La stragrande maggioranza delle persone decenti Bianche e Nere preferirebbero che i loro figli e figlie si accoppino e si sposino tra loro simili. Lo so per esperienza personale, e le statistiche matrimoniali me lo confermano. Sebbene il numero di unioni interrazziali è tragicamente aumentato, rappresenta ancora una parte molto piccola del totale, nonostante la più grande e più sostenuta propaganda condotta nella storia li promuove dai nostri pulpiti, nelle nostre edicole, nella televisione, ad Hollywood e nei cosiddetti “video musicali . Dato che la maggior parte delle persone vogliono la libertà e l’indipendenza, e preferiscono vivere sotto il loro governo e tra i loro simili, una volta che il nostro messaggio separatista si diffonderà in lungo e in largo, la situazione può evolvere fino al punto in cui da un lato si avrà l’elite globale e i loro alleati nei media e nella burocrazia che promuovono il governo mondiale e la multiculturalità, e dall’altro lato si avranno quasi tutti gli altri. Ecco perché l’Anti-Defamation League e le altre organizzazioni di sovversivi e traditori in questo paese si adoperano per far si che American Dissident Voices venga messo fuori onda. Realizzano che sempre più persone si stanno rendendo conto dei loro piani di genocidio, per questo vogliono tappare il buco nella loro diga di menzogne dei media in modo che la verità non ne fuoriesca più.
Un sacco di persone che si stanno rendendo conto della natura genocida del programma multiculturale sono persone di colore, nazionalisti Neri per essere esatti. Riflettendo su questo fatto, sono preoccupato dalla consapevolezza che il mio popolo non ha raggiunto lo stesso traguardo delle altre razze su questo fatto. Quindi penso che confonderò ancora una volta i miei critici, dedicando il resto di questo saggio a descrivere, non la superiorità, ma l’inferiorità della razza Bianca.

L’inferiorità della razza Bianca è evidente. Ora, ci sono molte cose in cui noi siamo superiori, almeno per i nostri standard. Abbiamo portato un uomo sulla Luna. Abbiamo inventato il transistor, il computer e, virtualmente, ogni altra meraviglia tecnologica di questa era. La nostra razza ha prodotto uomini come Shakespeare e Socrate, Pitagora e Poe, Robert E. Lee e Giulio Cesare, Michelangelo e William Shockley. Questi uomini, e le civiltà che noi e la nostra specie abbiamo costruito, sono degni e ammirevoli. Meritiamo di sopravvivere. Ho dedicato una buona parte della mia vita a dire questo.
Ma come la nostra razza può essere degna ed ammirabile, secondo i nostri standard, bisogna ammettere che esiste uno standard più alto. È l’unico standard obiettivo. E’ lo standard della Natura. Come una delle più grandi menti di questo secolo ha dichiarato, il Dr. Revilo Oliver, nel suo libro Il Declino degli Stati Uniti: “L’unico criterio oggettivo di superiorità, tra le razze umane come tra tutte le altre specie, è biologico: i forti sopravvivono, i deboli soccombono . La razza superiore dell’umanità attualmente è quella che uscirà vittoriosa, se per la sua tecnologia o per la sua fecondità, dalla prossima lotta per la vita su un pianeta sovraffollato”. In altre parole, se riusciremo a sopravvivere nei secoli successivi, potremmo oggettivamente essere chiamati superiori a quelle razze che non sopravviveranno. Questo è un grande “se”.

Gli Americani Bianchi sono attualmente decisamente inferiori ad altre razze in molte tecniche cruciali di sopravvivenza. Una di queste abilità è la capacità di organizzare e difendere gli interessi della nostra razza. Siamo tutti a conoscenza del NAACP, la Nation of Islam, il Black Caucus , la Urban League, e molte altre organizzazioni razziali che agiscono per quelli che ritengono essere gli interessi delle persone di colore. Questi nomi conosciuti sono solo la punta dell’iceberg. Ho davanti a me l’opera di maggior riferimento per le organizzazioni negli Stati Uniti, l’Enciclopedia delle Associazioni. Nella categoria delle organizzazioni Nere, ho trovato circa 300 voci separati, tra cui il Black Book Writers Association, la National Association of Black County Officials, la National Association of Black and Minority Chambers of Commerce, la National Association of Black Veterans, la National Association of African-American Students of Law, l’Emergency Black Survival Fund, il Black United Fund, l’Association of Black Women Historians, il National Conference of Black Mayors, la National Black-Owned Broadcasters Association, il Council for a Black Economic Agenda, la National Association of Black Journalists, ecc, ecc, ecc e potrei andare avanti per ore.

Ora passiamo alla pagina che elenca le organizzazioni Ebraiche. Numericamente, ci sono molti meno ebrei negli Stati Uniti rispetto ai Neri, ma nell Enciclopedia delle Associazioni ci sono almeno 600 organizzazioni Ebraiche elencate. Abbiamo tutti sentito parlare delle più grandi, il B’nai B’rith, l’American Jewish Committee, la Zionist Organization of America, ecc Ma avete mai sentito parlare delle altre cinquecento o seicento? Il Jewish Committee on International Affairs, il Jewish Student Press Service, il Coordinating Body of Jewish Organizations, il Jewish Documentation Center, la Association of Jewish Campus Professionals, la Association of Jewish Book Publishers, e così via…

Ora, lungi da me il criticare persone di colore o ebree che si organizzano. E’ naturale e logico che l’abbiano fatto.
Ma chiedetevi una cosa: le persone Bianche hanno organizzazioni simili a queste, che si propongono di difendere gli interessi degli Americani Bianchi? Chiaramente, non le abbiamo. Non c’è un White Press Council, non c’è un White Broadcasters Association, o un Miss White America beauty contest, etc. Se ci fosse, potete immaginare il polverone che avrebbero sollevato i media controllati? Per quanto la volontà di organizzarsi per il loro proprio interesse, gli Americani Bianchi sono nettamente inferiori. In difesa degli Americani Bianchi, si può affermare che ci sono alcuni segnali di speranza. Due di questi segnali sono le organizzazioni che producono il programma radiofonico ADV e la newsletter Free Speech, e questo sito, National Alliance e National Vanguard Books. Si potrebbe anche affermare che i politici criminali e i media controllati facciano tutto il possibile per sopprimere ogni sforzo a favore dell’auto-determinazione degli Americani Bianchi. Ma non ci sono scuse, davvero. Le organizzazioni già esistenti per gli Americani Bianchi dovrebbero essere 10.000 volte più grandi per essere paragonabili alle organizzazioni non-Bianche. E non lo sono. I Bianchi Americani si sono dimostrati inferiori in questa abilità cruciale di sopravvivenza.

Un’altro aspetto dell’inferiorità degli Americani Bianchi è la nostra credulità, che a volte rasenta il soprannaturale. Sembra che abbiamo volontariamente sospeso le nostre facoltà critiche, e crediamo a quasi tutto ciò che ci viene detto. Un piccolo esempio di storia recente: stavo ascoltando Tom Brokaw sulla NBC-TV qualche tempo fa, e ha detto che Nelson Mandela è stato il primo governatore Nero del Sud Africa in oltre 300 anni. Questo non è vero. La verità è che Nelson Mandela è il primo Nero che abbia mai governato il Sud Africa. A chiunque interessi ricercare la storia del Sud Africa troverà scritto che i pionieri Bianchi di quella terra non incontrarono nessuna tribù Nera fino a quando non si spinsero verso le loro frontiere a Nord. Prima dell’insediamento Bianco non c’era nessuna nazione del Sud Africa. Dopo che i Sudafricani Bianchi edificarono lì una civiltà, milioni di Neri immigrarno spontaneamente in quei luoghi a causa delle opportunità economiche. Ora i Sudafricani Bianchi hanno dimostrato la loro inferiorità, abbandonando il loro programma equo e ragionevole di istituire territori separati per i Bianchi e per i Neri di quella regione, chiamato Apartheid, accettando senza protestare il ribaltamento della loro intera nazione al Congresso Nazionale Africano Comunista.

Quando i media controllati hanno detto agli Americani nel corso degli ultimi 30 anni fino ad oggi, che Nelson Mandela è un santo, un combattente per i diritti umani e la democrazia in Sud Africa, gli ingenui Americani ci hanno creduto. Lo stesso Nelson Mandela autore del saggio Come essere un Buon Comunista, lo stesso Nelson Mandela che parla regolarmente di fronte a enormi bandiere comuniste con falce e martello, testimoniato da migliaia di persone. Ti dicono che Nelson Mandela è un semidio e un amico dei Neri, e ti dicono che io sono un Suprematista Bianco. Beh, non ho mai torto un capello sulla testa di una sola persona Nera, eppure i media controllati vorrebbero che tu mi insultassi in quanto “seminatore d’odio”. Mentre l’ANC di Nelson Mandela, come è stato ampiamente documentato, ha ucciso decine di migliaia di persone di colore in Sudafrica, perché non volevano sottomettersi alla dominazione comunista.

Una delle principali tecniche utilizzate dall’ANC comunista per disciplinare i Neri recalcitranti si chiama “necklacing”. Nel caso in cui non sappiate cos’è il necklacing, lo descriverò. Di solito vengono tagliati i tendini delle braccia e delle gambe della vittima, in modo che non possa fuggire o rimuovere la sua “collana”. La collana è un vecchio pneumatico che è stato imbevuto di benzina, posizionato sopra la testa della vittima e dato alle fiamme. Chiunque abbia la sfortuna di assistere ad un incendio di pneumatici sa che i quest’ultimi bruciano lentamente e sono quasi impossibili da estinguere. La gomma infuocata bolle lentamente e crea delle bolle nella pelle della vittima. Non importa quanto si rotoli o lotti, non può fare nulla per spegnere l’incendio che lo sta letteralmente consumando. Egli morirà di una morte prolungata ed estremamente dolorosa. Moltiplicate questa immagine nella vostra mente per diverse decine di migliaia, e avrete un quadro realistico di quello che il grande amico dei Neri, Nelson Mandela, è veramente. Le vittime del necklacing erano quasi tutti Neri che si opponevano all’ANC comunista. La moglie di Nelson Mandela, Winnie Mandela, parlò per l’ANC quando disse: “Con i nostri fiammiferi e le nostre collane libereremo questo paese”. Tutti questi fatti su Mandela e l’ANC sono di dominio pubblico. Potrebbero essere trovati da chiunque voglia farlo di propria spontanea volontà. Ma la maggior parte degli Americani Bianchi crede a tutto ciò che gli viene detto. I padroni dei media di New York e Hollywood rideranno di gusto per la nostra credulità, per la nostra fede nella loro immagine di Nelson Mandela, che è completamente in contrasto con i fatti. “Possiamo far credere ai porci Americani qualsiasi cosa”, avranno strillato.

I lettori abituali di questa newsletter sanno bene che Nelson Mandela è solo una delle molte cose su cui i padroni dei media mentono. Ma il punto a cui sto cercando di arrivare è che la maggior parte degli Americani Bianchi sono molto, molto creduloni. Se gli dite con un tono serio che i marziani sono sbarcati nel New Jersey vi crederebbero. Non vogliono o non possono verificare i fatti per conto proprio, e, finché continuano ad avere birra, calcio e riviste porno, a quanto pare non gli importa che il loro paese gli è stato rubato. Cinquant’anni di menzogne da parte dei media controllati e ancora credono, ancora si fidano. Queste caratteristiche non possono essere considerate come un buon presagio per la loro futura sopravvivenza. Devono essere considerate come ulteriori prove dell’inferiorità Bianca.
Ma, naturalmente, non tutti gli Americani Bianchi sono inferiori.

Sono sempre di più quelli fra noi che prendono coscienza del fatto che per tutta la vita siamo stati usati e siamo stati raggirati dai media e dal governo. E ci sono milioni di persone che non hanno capito tutti i dettagli di questo piano, ma che sono comunque consapevoli che c’è qualcosa di seriamente sbagliato in questo paese, consapevoli solo del fatto che abbiamo perso il controllo della nostra nazione e del nostro destino. E’ il mio lavoro, ed è anche il vostro lavoro, svegliare quelli che possono essere risvegliati, educare coloro che possono essere educati, coloro che riescono a pensare con la propria testa, perché nella prossima rivoluzione Americana, saranno le uniche persone che conteranno.

http://www.natall.com/free-speech/fs9512a.html

 

Chi è Bianco?

19 febbraio 2012
Chi è Bianco?
di John Law,
Stormfront Senior Moderator

“Nazionalismo Bianco.” Entrambe queste parole sono ugualmente importanti.
Buonasera, sono John Law, Stormfront Senior Moderator e membro di National Vanguard.
Stasera mi piacerebbe discutere della prima parte del termine ‘White Nationalist’ e rispondere alla domanda “Chi è Bianco?”

E’ un giusto quesito, una domanda davvero fondamentale. I nostri nemici non hanno difficoltà ad individuarci così, ma a volte le persone che stanno diventando razzialmente consapevoli hanno difficoltà a rispondere a questo interrogativo. E’ il tipo di domanda che può creare argomenti cavillosi e noiose discussioni tecniche. Queste cose vanno bene nel loro contesto, ma ciò di cui la gente ha realmente bisogno, per iniziare questo cammino verso il Nazionalismo Bianco, è una definizione semplice che può essere facilmente applicata a quasi ogni situazione.

Quindi, in risposta alla domanda: “Chi è Bianco?” noi rispondiamo: “I non-Ebrei di discendenza interamente Europea. Nessuna eccezione.”

Cosa comprende la parola “Europeo?” Quelle zone a nord del Mediterraneo e ad ovest degli Urali corrispondenti grosso modo a ciò che era precedentemente nota come cristianità Europea.

Da notare la parola “interamente” — “di discendenza interamente Europea”. A volte una persona può farci sapere di essere in piccola parte non-Bianca, circa 1/64esimo o 1/128esimo, per poi chiederci se lo consideriamo ancora come Bianco. La risposta è che se una persona si identifica con la sua parte non-Bianca, tanto che si preoccupa e si sente in dovere di parlarcene, noi lo consideriamo come un non-Bianco.

Se qualcuno dovesse dire di avere il 12,5% di sangue Amerindo, per quanto ci riguarda, è questo ciò che è, ovvero 1/8esimo non-Bianco. Questo è qualcosa su cui non possiamo transigere. O sei Bianco o non lo sei.

D’altronde, su una piattaforma virtuale anonima, non abbiamo il contatto faccia-a-faccia che abbiamo nel mondo reale. Non abbiamo gli indizi visivi, il linguaggio del corpo, le espressioni vocali, le espressioni facciali, le impressioni complessive che possiamo riscontrare in un incontro dal vivo. In incontri di persona, se qualcuno appare come Bianco, sembra Bianco, si comporta da Bianco, dice di essere Bianco, possiamo tranquillamente presumere che esso lo sia. Ma su una piattaforma virtuale anonima non abbiamo indizi visivi e uditivi. Un utente può postare a tutti una foto di chiunque e pretendere di essere quella persona, ma se non lo abbiamo incontrato dal vivo, non sappiamo chi realmente esso sia. Su una piattaforma virtuale anonima tutto ciò che abbiamo è ciò che un utente scrive, e se scrive che è in parte non-Bianco, allora questo è quello che è, in parte non-Bianco.

Il Dr. William Pierce ha detto in proposito:

Chi può dire che egli non abbia completamente ascendenze non-Ariane nel suo albero genealogico? Non io. La maggior parte delle persone può dire chi sono i propri genitori e nonni. Solo alcuni Americani possono risalire fino a quattro generazioni. Dubito che almeno l’uno per cento degli americani possa andare indietro di sei generazioni, con qualsiasi grado di certezza. Ebrei e liberali colgono la palla al balzo per confondere la gente con l’affermazione che siamo tutti meticci, che non esiste una razza “pura”, ecc – quindi, non serve a niente cercare di preservare la Razza Bianca, perché in realtà essa non esiste.

Sono sicuro che non vi siete fatti ingannare da questo sofisma. Dobbiamo essere pratici. Sappiamo che esiste una Razza Bianca, e che è facile selezionare le persone da quella razza che costituiscono un relativamente “puro” sotto-gruppo. Io non sono un esperto di etnologia Amerinda, ma so che gli indiani sono composti da molte tribù che erano razzialmente distinte, che vanno dal Caucasoide al Mongoloide. Quindi, se uno ha una componente Indiana, dipende molto da quale tribù. Come regola molto approssimativa, se una persona sembra Bianca e reputa se stesso Bianco ed è il tipo di persona a cui ai nostri membri non dispiacerebbe far sposare le loro sorelle, e se sappiamo che lui è più di un sedicesimo non-Bianco, lo consideriamo Bianco.

Come ho detto, questa è una regola approssimativa. Una persona può credere che uno dei suoi nonni sia un Indiano perché quei nonni vivevano in una riserva. Ma il fatto è che molte persone che si ritengono oggi Indiani e vivono nelle riserve sono più Bianchi degli Indiani, a causa dell’iniziale mescolanza razziale tra Bianchi e Indiani.

Questo tipo di domanda, sull’essere in parte non-Bianco, è posta incessantemente su Stormfront. Alcuni utenti fanno semplicemente un’innocente domanda, ma spesso gli altri sono anti-Bianchi alla disperata ricerca di modi per mostrare che siamo tutti meticci, che non esiste un qualcosa come la razza, che l’incrocio fra razze è buono e naturale, che tutti noi dovremmo solo andare a casa e lasciare che le cose seguano il loro corso.

Possono iniziare con un’affermazione estrema su qualche piccola mescolanza, diciamo 1/64esimo. Al che, se noi lo identifichiamo come non-Bianco ci reputano dei fanatici, ma se accettiamo loro e la loro pretesa, iniziamo a precipitare in un fatale pendio scivoloso. Si chiederanno “se 1/64esimo va bene, allora anche 1/32esimo va bene, perché c’è poca differenza fra i due”. E se va bene questo allora anche 1/16esimo deve essere ok. E così via, giù per questa discesa. Il loro fine ultimo è quello di metterci su questo pendio scivoloso perchè esso si conclude con “C’è solo una razza, la razza umana.”
Con questo, la razza Bianca è definita come inesistente.

Anche dopo che questi “anti” sono stati confutati, ritornano dopo qualche giorno con la stessa domanda, come se non ci fosse stata nessuna chiarificazione precedente, nella speranza che possano ostacolare un paio di nuovi arrivati e piantare i semi del dubbio. Tutto questo continua all’infinito.

Un’altra tattica della massa egualitaria è quella di tentare di ridurre le basi del Nazionalismo Bianco a qualcosa di assurdo e superficiale, come il colore della pelle. La nostra tesi è che siamo un popolo distinto e unico con la nostra cultura, la nostra storia e il nostro destino. Non abbiamo solo il diritto, ma il dovere morale di perpetuare noi stessi. Fare qualcosa in meno equivarrebbe al suicidio razziale. Noi facciamo di tutto per preservare la biodiversità, i gufi maculati, le lumache, i gorilla di montagna, etc. I Bianchi Europei meritano meno preservazione?

Un altro post che appare infinitamente su Stormfront è quello che denuncia i vari popoli Europei di non essere veramente Bianchi. In risposta a questa falsa accusa, la National Vanguard ha dichiarato che:

Grazie alla deplorevole comprensione generale sulla razza, è necessario per noi sottolineare che i Bianchi sono i discendenti di tutti i popoli storicamente Europei, tra cui gli Irlandesi, gli Slavi, gli Spagnoli, gli Italiani, i Greci, così come i Tedeschi, gli Scandinavi, i popoli Anglo-Sassoni, etc., purché non vi sia traccia visibile di commistioni non-Bianche. National Vanguard celebra la diversità culturale della razza Bianca. Le nostre fantastiche lingue, tradizioni e culture sono un punto di forza. Siamo pan-Europei nelle nostre opinioni e ci opponiamo incondizionatamente verso i conflitti tra popoli Bianchi. Forze esterne spesso sfruttano un’etnia Bianca contro un’altra. Non scusiamo rancori anti-Bianchi o “gare a punti” storiche, e costantemente opereremo per la riconciliazione e l’unità in luoghi come l’Irlanda del Nord o i Balcani. La nostra parola d’ordine è mai più guerre fratricide


Quindi, ancora, in risposta alla questione “Chi è Bianco?”, noi rispondiamo:
“I non-Ebrei di discendenza interamente Europea. Nessuna eccezione.”
E se tu ci dici che non lo sei noi ti crederemo.
Io sono John Law, grazie per avermi ascoltato
.

Hitler non è un Ebreo

10 novembre 2011

La Falsa Leggenda del “Nonno Ebreo” di Adolf Hitler
Come e perché è iniziata, e i motivi per cui è falsa.
di Carolyn Yeager

La voce di corridoio secondo la quale Adolf Hitler era il nipote di un Rothschild sembra essere stata partorita dalla mente di un propagandista cripto-Ebreo al servizio della prima agenzia unificata di intelligence Statunitense, l’Office of Strategic Services (OSS). Non molto tempo dopo, un’ex alto ufficiale NazionalSocialista, in attesa della sua esecuzione, “confessò” di aver scoperto un “nonno Ebreo” nella genealogia di Hitler. Queste invenzioni sono state accuratamente smontate, e la vera storia del background familiare di Hitler è raccontata qui di seguito.

Informazioni generali su Walter Langer e l’OSS
L’OSS fu costituito su richiesta del presidente Franklin D. Roosevelt, a seguito della consulenza fornitagli dalla spia professionista Canadese/Inglese William Stephenson, conosciuto anche come “Intrepid”, che conduceva l’Intelligence Britannica nell’emisfero occidentale dal 1939. Roosevelt chiese a William J. Donovan di redigere un piano per un servizio di Intelligence. Donovan svolgeva per Roosevelt la mansione di emissario informale in Gran Bretagna durante il 1940-41, addetto a valutare le possibilità della Gran Bretagna di avere successo sulla Germania. In questo ruolo, incontrò i direttori dei servizi segreti Britannici e anche Winston Churchill. Donovan fu nominato “Coordinatore delle Informazioni” nel Luglio 1941. Nel Giugno del 1942, l’OSS fu istituito da un’ordine Militare Presidenziale. Il suo compito era quello di raccogliere e analizzare le informazioni strategiche richieste da e utili per i Capi di Stato Maggiore Riuniti, e di condurre operazioni speciali non incaricate ad altre agenzie. Dal momento che l’FBI, l’Esercito e la Marina proteggevano gelosamente le loro aree di responsabilità, la portata dell’OSS era limitata a ciò che poteva trovare in nuove opportunità di spionaggio che non erano già servite ai precedentemente nominati dipartimenti.

William L. Langer fu reclutato durante la guerra per lavorare per il nuovo OSS. Prendendo congedo dal suo incarico di capo del Dipartimento di Storia nell’Università di Harvard, divenne capo della sezione Ricerca e Analisi dell’OSS. Doveva avere avuto qualcosa a che fare con l’entrata del fratello Walter nella sua sezione, dato che il maggior adempimento di Walter fu un’analisi psicologica di Adolf Hitler. Walter Langer fu uno psicoanalista con un dottorato di ricerca, ma non un medico; fu la prima persona ammessa all’American Psychiatric Association senza una laurea in medicina. I fratelli erano figli di immigrati Tedeschi negli Stati Uniti. Non fu data loro alcuna educazione religiosa, aumentando la probabilità che la loro famiglia fosse Ebrea, ma che non avesse voluto render noto questo fatto. Langer è un nome comune fra gli Ebrei Tedeschi Ashkenazi. Per esempio, c’è un rabbino Samuel Langer, ben noto sulla costa orientale degli Stati Uniti, morto nel 1969, e David Langer, soldato Ebreo dell’Esercito Polacco la cui foto è stata scattata nel 1929. Alla fine della guerra, William fu nominato assistente speciale per l’analisi di intelligence dal Segretario di Stato americano, James F. Byrnes. Nel 1950, William Langer organizzò l’ufficio del National Estimates presso il recentemente istituito Central Intelligence Agency [CIA], il successore dell’OSS. Tornò ad Harvard nel 1950, ma dal 1961 al 1977 lavorò per il Presidente del Foreign Intelligece Advisory Board [dalle amministrazioni Kennedy e Ford]. Nel suo libro La Diplomazia dell’Imperialismo [1956], si espresse contrario ad un “genocidio” degli Armeni sulla base del fatto che i loro leader rivoluzionari provocarono i Turchi. 1

William L. Langer

Walter C. Langer in pensione.
Notare il naso di entrambi i fratelli.

“Il Profilo Psicologico di Adolf Hitler” di Langer
Nel 1943 Walter ricevette da Donovan il compito di preparare un breve profilo psicologico e psicoanalitico di Hitler. Ma Langer voleva fare qualcosa di più monumentale. Senza la possibilità di incontrare o parlare con lo stesso Hitler, Langer si rivolse ad ex-NazionalSocialisti insoddisfatti e altri che erano in disaccordo con Hitler, alla sua avversione tribale per il Terzo Reich e alla conoscenza delle psico-chiacchiere. Per esempio, scrisse nella sua prefazione:

Il materiale disponibile per tale analisi è estremamente scarso e irregolare. Fortunatamente, abbiamo a nostra disposizione un certo numero di informatori che conoscevano bene Hitler e che sono stati disposti a collaborare al meglio delle loro capacità.

Leggendo questo profilo, diventa evidente che non può che essere stato scritto da un Ebreo. Il tipico odio, pregiudizievole e ridicolo, è il classico che solo gli Ebrei sanno esprimere contro i loro nemici. Donovan doveva essere deluso e ha valutato inutilizzabile il rapporto, in quanto era pieno di inesattezze e vere e proprie bugie… un lavoro di fantasia e di psico-discorsi Freudiani, liberamente permeato di evidenti immaginari sessuali e speculazioni. Senza alcun fondamento, Langer scrive:

… Un certo numero di informatori ha riportato la gioia [di Hitler] nell’assistere a numeri di strip-tease e danza in nudo sul palco. In tali occasioni non riesce mai a vedere abbastanza da esserne soddisfatto, anche se utilizza binocoli da teatro per osservare più da vicino. Le artiste dello Strip-tease sono spesso invitate alla Casa Marrone, a Monaco di Baviera, per esibirsi in privato e ci sono prove che invita spesso le ragazze a Berchtesgaden per far esporre loro i corpi. Sulle sue pareti sono numerose le immagini di nudi osceni che non nascondono nulla e prova particolare piacere nel guardarle tramite una raccolta di immagini pornografiche che Hoffmann ha fatto per lui.
[…]
Oltre agli occhi, la zona anale è diventata anche altamente sessualizzata e sia le feci che i glutei diventano oggetti sessuali. A causa dell’educazione impartitagli durante i suoi primi anni nell’utilizzo della toilet, sono state provocate determinate inibizioni che ne impediscono la loro espressione diretta.
[…]
Possiamo, quindi, considerare la perversione di Hitler come un compromesso tra le tendenze psicotiche di mangiare le feci e bere urina da un lato, e tra il vivere una vita normale socialmente regolata dall’altro. Il compromesso non è, comunque, soddisfacente in entrambi i lati della sua natura e la lotta tra queste due diverse tendenze continua a imperversare inconsciamente.

Sul serio! E ancora peggio, il tutto proviene da voci, dicerie e dalla mente malata Ebraica di Langer. Si scade nella pornografia per molte pagine, per quasi la metà del rapporto. Di conseguenza, quale traguardo di qualsiasi valore può essere stato raggiunto per l’OSS?

Mostrando come Langer è andato ben oltre il compito che gli è stato assegnato, il seguente passaggio ricorda alcuni altri scritti di quel tempo [come La Germania Deve Perire! dell’Ebreo Americano Theodore Kaufman] che cercavano di condannare la nazione Tedesca nel suo inseme come il male assoluto, e con essa, l’intero “mondo civilizzato”.

Non è stato solo Hitler, il pazzo, che ha creato la follia Tedesca, ma è la follia Tedesca che ha creato Hitler. Avendolo creato come suo portavoce e leader, è stato travolto dal suo slancio, forse ben oltre il punto in cui era originariamente preparato per andare. Ciò nonostante, continua a seguire il suo esempio malgrado il fatto che ora deve essere ovvio a tutte le persone intelligenti che il suo percorso conduce inevitabilmente alla distruzione.

Da un punto di vista scientifico, quindi, siamo costretti a considerare Hitler, il Fuehrer, non come un diavolo personale, cattivo forse quanto le sue azioni e la sua filosofia, ma come l’espressione di uno stato d’animo esistente in milioni di persone, non solo in Germania ma, in misura minore, in tutti i paesi civili. Rimuovere Hitler potrebbe essere un primo passo necessario, ma non sarebbe la cura. Sarebbe analogo a curare un’ulcera senza trattare la malattia di base. Se eruzioni simili sono da evitare in futuro, non possiamo accontentarci semplicemente di rimuovere le manifestazioni evidenti della malattia. Al contrario, noi dobbiamo scovare e cercare di correggere i fattori alla base che hanno prodotto il fenomeno sgradito. Dobbiamo scoprire i flussi psicologici che alimentano questo stato d’animo distruttivo, in modo da poterli deviare in canali che consentano una ulteriore evoluzione della nostra forma di civiltà.

“La nostra forma di civiltà”, ovvero la forma di civiltà degli Ebrei Americani? Questo è esattamente ciò che dobbiamo fare per gli Ebrei per poter salvare noi stessi … “scovare i fattori alla base” che stanno portando alla nostra distruzione. In questo profilo dell’OSS, non vi era alcuna menzione su un nonno Ebreo di Hitler. Ma l’idea deve aver preso forma in Langer, perché verso la fine della sezione ‘”analisi psicologica” del suo rapporto, inventa improvvisamente dei “padrini Ebrei” di Hitler. La sua tendenza a speculare sulle sue teorie passa il limite quando scrive:

Sappiamo che aveva pochi soldi quando se ne andò da Linz, certamente non abbastanza per vivere per quasi un anno intero, mentre trascorse il suo tempo a pitturare. Poichè la data di morte della madre è stata così universalmente distorta (? Non so cosa intende con questo, la data è sempre stata Dicembre 1907 NdR), sembrerebbe che gli sforzi sono stati compiuti per coprire qualcosa che è accaduto durante questo anno. La mia ipotesi è che egli viveva con i suoi padrini Ebrei 2 che lo hanno sostenuto mentre stava preparando il lavoro per l’Accademia. Quando non riuscì ad essere ammesso alla fine di un anno, lo cacciarono e lo fecero andare a lavorare. Ci sono un po’ di prove a favore di questa ipotesi. Hanisch 3, nel suo libro, accenna di sfuggita che quando erano particolarmente poveri andò con Hitler a visitare un benestante Ebreo che Hitler diceva fosse suo padre. Il ricco Ebreo non avrebbe avuto nulla a che fare con lui e lo allontanò di nuovo. C’è appena una possibilità che il padre di Hitler fosse un Ebreo, ma Hanisch potrebbe facilmente aver capito “padre” invece di “padrino”. Questo avrebbe certamente molto più senso e potrebbe indicare che Hitler avesse avuto contatti con i suoi padrini prima della sua visita e che, stufi di lui, non lo aiutarono più.

Appare la storia dei Rothschild …
Nel 1972, Langer ha pubblicato una versione rivisitata e più lunga del profilo sottoforma di libro, intitolato La mente di Adolf Hitler: Il Rapporto Segreto in Tempo di Guerra. Conteneva una prefazione dal fratello di William, e una postfazione dello “storico psicoanalitico” Robert GL Waite. Nel libro, Langer aggiunge alcune nuove allusioni alla superiorità Ebraica quando parla del padre di Adolf:

L’intelligenza e il comportamento di Alois sono andati al di là di quanto ci si potrebbe aspettare da una famiglia Austriaca di contadini e più adatti ad famiglia di Ebrei altamente istruiti.

Questo è il prologo alla sua teoria della paternità dei Rothschild, ammettendo anche, come lui stesso fa notare, che manca di credibilità:

Ci sono alcune persone che dubitano seriamente che Johann Georg Hiedler fosse il padre di Alois. Thyssen e Koehler, per esempio, sostengono che il cancelliere [Austriaco] Dollfuss avesse ordinato alla polizia austriaca di condurre un’indagine approfondita sulla famiglia di Hitler. Come risultato di questa inchiesta è stato preparato un documento segreto che ha dimostrato che Maria Anna Schicklgruber viveva a Vienna nel momento in cui aveva concepito. A quel tempo era impiegata come serva nella casa del barone Rothschild. Non appena la famiglia scoprì la sua gravidanza fu rispedita a casa sua a Spital, dove Alois è nato. Se è vero che uno dei Rothschild è il vero padre di Alois Hitler, Adolf sarebbe un quarto Ebreo. Secondo queste fonti, Adolf Hitler sapeva dell’esistenza di questo documento e delle prove incriminanti che conteneva. Per ottenerlo ha precipitato gli eventi in Austria e ha ordinato l’assassinio di Dollfuss. Secondo questa storia, a quel tempo non riuscì a ottenere il documento poichè Dollfuss lo aveva nascosto, dichiarando la sua ubicazione a Schuschnigg  in modo che, in caso fosse morto, l’indipendenza dell’Austria sarebbe rimasta assicurata. Sono in circolazione diverse storie simili. 4

In primo luogo, il “documento segreto” non è mai stato visto, e senza dubbio non è mai esistito. Il meglio che si può trovare sui siti della cospirazione anti-Hitleriana è che “è attualmente nelle mani dei Servizi Segreti Britannici”. E, naturalmente, non lo hanno reso pubblico. In secondo luogo, il tentato colpo di stato politico commesso dai NazionalSocialisti Austriaci, non sotto il controllo di Hitler, verificatosi a Vienna nel 1934, non è stato istigato da Hitler; infatti, era dispiaciuto per il tentativo e per la cattiva impressione che aveva creato. In terzo luogo, Dollfuss può aver fatto ricerche sulla linea famigliare di Hitler, ma la parte del barone Rothschild è assolutamente incredibile. Non ci sono dati che mostrano Anna Maria Schickelgruber registrata come domestica a Vienna, nessuno, cosa che era necessaria a quel tempo. Langer ammette che questa è solo una delle tante “storie”, cioè voci, in circolazione. Egli conclude che “è meglio non basare la nostra ricostruzione su tali prove insignificanti ma cercare fondamenta più solide.” Tuttavia egli ripete queste voci senza fondamento allo scopo di mantenerle in vita.

Robert GL Waite, che ha scritto la postfazione al libro di Langer, era un sedicente “psico-storico” Canadese, con una specializzazione in Adolf Hitler, che ha scritto la sua biografia psicologica, Adolf Hitler: Il Dio Psicopatico, pubblicata nel 1977. Waite, che ha avuto la sua ‘intuizione’ psichiatrica grazie al vasto trattamento ricevuto per la depressione di cui soffriva fin da tempi dell’università, noto per la testardaggine, ha trovò le teorie di Langer provocatorie, anche se sbagliate. Egli ha scritto:

Ma, anche quando Langer sbaglia e le sue ipotesi si rivelano errate, egli è spesso sulla strada giusta.

Consideriamo il suo accenno al fatto che il nonno di Hitler sarebbe potuto essere un Ebreo. Non c’è ragione di credere all’improbabile storia raccontata da un’informatore di Langer secondo la quale la nonna di Hitler, Maria Anna Schicklgruber, una contadina sulla quarantina dal Waldvietral delle zone rurali in Austria, aveva avuto una relazione intima con il barone Rothschild a Vienna.

Somiglianza di famiglia? Non molta, eppure alcuni lo pensano. Questo confronto fotografico si trova su alcuni siti Internet come prova della discendenza Rothschild di Hitler!

… E la storia di Frankenberger.
Al posto delle dicerie fallite di Langer, Waite mette in gioco un’altra storia falsa su un differente “nonno Ebreo” che era “circolata” per anni, e cioè che la nonna paterna di Hitler aveva lavorato come cuoca nella casa di un Ebreo di nome Leopold Frankenberger, prima di dare alla luce il padre di Hitler all’infuori del matrimonio.

Ma Hitler era preoccupato di poter essere ricattato a causa del nonno Ebreo e ordinò al suo avvocato privato, Hans Frank, di indagare la sua linea paterna. Frank disse al Fuehrer che sua nonna era rimasta incinta mentre lavorava come domestica in una famiglia Ebrea a Graz.
I fatti su questo argomento sono in discussione e c’è stata una controversia molto lunga. Il punto di rilevante importanza psicologica e storica non è se è vero che Hitler avesse un nonno Ebreo, ma se credeva che potesse essere vero.

Waite poi mente quando scrive:

Egli lo credeva, e questo fatto ha modellato sia la sua personalità, sia la sua politica pubblica.

No, Hitler non lo credeva, e infatti l’intera storia di Hans Frank è falsa, un’invenzione composta dalla mente sotto-pressione di un uomo condannato al fine di “ripulire la propria coscienza.”
Non esisteva nessuna lettera di ricatto da parte di Patrick, nipote di Hitler, e non c’era nessuna famiglia Frankenberger che viveva a Graz .

Lo storico Britannico anti-Tedesco Martin Gilbert ha scritto nel suo libro Diario di Norimberga, a pagina 19: “Egli [Hans Frank] e Albert Speer sono stati gli unici imputati a mostrare ogni vero rimorso per i loro crimini di guerra …” Ed erano gli unici due che hanno parlato male di Adolf Hitler a posteriori, il primo nella speranza di ripulire se stesso agli occhi di Dio, il secondo nella speranza di cancellare la sua reputazione davanti ai suoi nuovi governanti terreni.

Hans Frank in isolamento nel 1945

LA VERA GENEALOGIA DI HITLER
Questi sono i principali consanguinei di Adolf Hitler:

Maria Schicklgruber, nonna paterna
Johann Georg Hiedler, presumibilmente, il nonno paterno ufficiale
Johann Nepomuk Hüttler, vero nonno paterno e bisnonno materno
Johann Baptist Pölzl, nonno materno
Klara Hitler, madre
Alois Hitler, padre
Paula Hitler, sorella
Alois Hitler, Jr., fratellastro (dalla seconda moglie di suo padre)
Angela Hitler Raubal, sorellastra (dalla seconda moglie di suo padre)
Geli Raubal, nipote (attraverso la sua sorellastra Angela)
Leo Raubal Jr, nipote (attraverso la sua sorellastra Angela)
William Patrick Hitler, nipote (attraverso il suo fratellastro Alois, Jr)

Di seguito è riportato un accurato grafico genealogico preso da Familypedia.com. L’unica aggiunta che deve essere fatta è quella di collegare Maria Anna Schicklgruber e Johann Nepomuk Hüttler come aventi una relazione extra-coniugale che ha portato il bambino Alois Schicklgruber nel 1837 (vedi Werner Maser, sotto). Ma in tutti gli altri aspetti, è conforme alle ricerche effettuate e accettate da tutti gli storici e i genealogisti. Non ci sono affatto Ebrei o connessioni Ebraiche.

Werner Maser, storico Tedesco e autore di diversi libri seri su Hitler, è stato descritto nel suo necrologio sul London Times come “uno dei primi storici Tedeschi a trattare il periodo nazista come campo di ricerca accademica.” 5

Questo è confermato nel suo lavoro estremamente accurato di analisi del background famigliare e del lignaggio di Adolf Hitler nel suo libro, Hitler: Leggenda, Mito e Realtà, pubblicato in Tedesco nel 1971, in Inglese nel 1973. Egli conclude che il nonno paterno di Hitler era Johann Nepomuk Hüttler, un contadino tedesco che viveva a Spital, nella regione di Waldviertel dell’Impero Austro-Ungarico.

Questo libro, e le informazioni in esso contenute, sono disponibili da 40 anni, ma i teorici della cospirazione che preferiscono credere che Hitler fosse un Rothschild o semplicemente un mezzo-Ebreo lo ignorano. L’indagine di Maser si è avvalsa di viaggi personali per cercare attraverso la Chiesa e gli atti di battesimo, e per intervistare parenti, eredi, compagni di scuola e amici d’infanzia. Nella soffitta di uno dei cugini di Hitler, ha scoperto materiale che i biografi avevano cercato per mezzo secolo, tra cui un gran numero di lettere e note appartenute a Hitler.

Werner Maser

CONCLUSIONI DI WERNER MASER
1- È assodato che Adolf Hitler nacque da Alois Hitler e Klara Pölzl. Alois, però, è nato come Schicklgruber perché sua madre, Maria Anna Schicklgruber, non era sposata. [In quel periodo non era un evento insolito nei villaggi Austriaci.]

2- Maria Anna Schicklgruber non era una povera cameriera che ha lavorato per ricche famiglie Ebree. La figlia di Johann Schicklgruber, un fiorente agricoltore in possesso di una ben-equipaggiata fattoria nel villaggio di Strones, e di Theresia Pfseisinger, era nata nel 1795 ed è descritta da Maser come una contadina parsimoniosa, riservata e straordinariamente scaltra. Lei dà ragione di credere di essere stata una persona determinata, caratteristica che è stata tramandata a suo figlio Alois e a suo nipote, Adolf.

3- Il fratello di Maria Anna Schicklgruber, Jakob, acquistò da suo padre la fattoria di famiglia per 3000 fiorini quando il padre aveva solamente 53 anni. La madre di Maria, Theresia, aveva ereditato appena 210 fiorini dal patrimonio totale di suo padre di 1054 fiorini, così i genitori si sentirono abbastanza prosperi per andare in pensione. Mettiamo il valore di 3000 fiorini in prospettiva: una vacca a quell’epoca poteva essere acquistata con 10 o massimo 12 fiorini, una scrofa costava 4 fiorini, un letto con relativa biancheria 2 Fiorini, una locanda con stalle annesse la si poteva ottenere con 450-500 fiorini. Come potete vedere, 3000 fiorini erano una notevole quantità.

4- Maria Anna, all’età di 26 anni, ereditò 74.25 fiorini a causa della morte della madre avvenuta nel 1821. Tenne questa somma presso il Fondo degli Orfani fino al 1838, guadagnando il 5% di interesse. Da allora,aumentò a 165 fiorini, oltre il doppio dell’importo originario. Suo figlio non nacque fino al giugno del 1837, quando ebbe 42 anni.

5- Lei rifiutò di rivelare il nome del padre del suo bambino, anche se il prete voleva che lei lo facesse. Così, al bambino potè essere dato solamente il suo nome. Questa donna dalla volontà d’acciaio si sposò, nel 1842, cinque anni dopo la nascita di suo figlio, un uomo di nome Johann Georg Hiedler del villaggio di Spital. Se fosse stato il padre di Alois, Maria Anna avrebbe dato al figlio anche il cognome di suo marito quando si sposarono e lo legittimarono, ma lei non lo fece. Questa iscrizione fu fatta nel registro di battesimo a Döllersheim, dove si sposarono, ma dieci anni dopo la sua morte! L’unico responsabile di tutto ciò era il fratello minore di Hiedler, Johann Nepomuk Hüttler, sotto il cui tetto all’età di 5 anni andò a vivere il giovane Alois, dopo il matrimonio di sua madre con Hiedler. 6

6- Quindi, abbiamo il figlio illegittimo Alois di Maria Anna Schicklgruber Heidler che va a vivere nella casa del nuovo fratello del patrigno, suo “zio”. Maser lo spiega in questo modo: Hiedler, in quel momento 50enne e mai stato sposato, può essere stato risentito e/o irritato dalla presenza di un bambino che non era suo. Ma più probabilmente, Johann Nepomuk, un molto più giovane 35enne, che era sposato quando fu concepito Alois, potrebbe aver accolto suo figlio, come ‘nipote’, nella sua famiglia, senza così far insospettire la moglie.

7- Tutti le segnalazioni sono, secondo Maser, che Alois era felice nella casa di suo ‘zio’ dove aveva dei ‘cugini’ e una vita famigliare più vivace di quella vissuta con sua madre 47enne e il suo nuovo marito.

8- Maria Anna Hiedler morì nel 1847 all’età di soli 52 anni. Alois non ha mai, di propria iniziativa, cercato la legittimazione legale. Il suo stato di nascita non ha ostacolato la sua carriera, in cui ha raggiunto una posizione considerata di tutto rispetto, ovvero come Funzionario Doganale; né sembra mai aver avuto problemi personalmente. Era conosciuto come un tollerante, pensatore moderno, non particolarmente religioso. La sua seconda moglie, Franziska Matzelsberger, ebbe un figlio nato fuori dal matrimonio, quando la sposò e accettò questo suo figlio in casa sua. Cambiò il suo nome tra il 1874 e il 1876 in Hitler. Hitler nel suono è quasi identico a Hüttler.

9- Fu nel 1876 che Franz Schicklgruber, amministratore dei beni di sua sorella Maria Anna, trasferì al nipote Alois 230 fiorini. Fu allora che Alois si firmò con “Hitler”, l’ortografia è solo leggermente diversa da Hüttler. Maser commentò che la famiglia Schicklgruber era senza dubbio orgogliosa di Alois e fece in modo che ottenne la maggior parte dell’eredità della madre.

10- La paternità Ebraica dei Rothschild e dei Frankenberger è esclusa per il semplice fatto che non c’è alcuna prova che Maria Anna Schicklgruber lavorò mai per una famiglia Ebrea a Graz e a Vienna.

11- La storia dell’Ebreo Frankenberger: Hans Frank, che divenne Governatore generale della Polonia dal 1939 al 1945, è il responsabile di questa falsa storia, con l’aiuto di un cappellano militare Americano, Sisto O’Conner, scritta prima che Frank venne condannato a morte dall’IMT [Tribunale Militare Internazionale] di Norimberga. Inventò la storia che Maria Anna Schicklgruber aveva lavorato come cuoca nella casa di una famiglia Ebrea a Graz, in Austria, al tempo in cui diede alla luce suo figlio. Secondo il suo ‘rapporto’ questa famiglia aveva un figlio diciannovenne. [Ricordate che Maria Anna Schicklgruber aveva 42 anni, un dato di fatto sulla probabile ignoranza di Hans Frank] Inoltre, disse che la famiglia, di nome Frankenberger, per 14 anni pagò un assegno di mantenimento a Maria Anna [il che fa si che gli Ebrei appaino responsabili e onorevoli]. Ma la storia è falsa dall’inizio alla fine. Alcune delle ragioni principali sono:

A) Dalla fine del 15esimo secolo fino a un decennio dopo la morte di Anna Maria, nessun Ebreo viveva a Graz. Erano stati espulsi dall’Imperatore Massimiliano I nel 1496 dalla provincia della Stiria, che comprendeva Graz. Nel 1781, sotto Giuseppe II, sono stati autorizzati a rientrare, ma solo per poche settimane alla volta, durante la Quaresima, la festa di St. Giles e le Fiere annuali, dopo aver pagato una somma fissa. Due anni dopo questi diritti furono di nuovo limitati, e fu imposto fino al 1860 che nessun Ebreo potesse entrare nella provincia.

B) Nessun residente di nome Frankenberger è elencato come abitante di Graz in quel periodo.

C) Registrazioni dal 1821 al 1838 relative al denaro di Maria Anna nel Fondo degli Orfani non hanno mostrato alcun cambiamento di indirizzo nel 1836 o nel ’37. Inoltre, in quanto soggetta della “Signoria degli Ottenstein” non avrebbe potuto assentarsi per un lungo periodo di tempo senza che fosse notata.

D) Frank scrisse nel suo rapporto che Adolf Hitler gli disse, durante una conversazione, che sapeva di non avere Ebrei nella sua famiglia perché aveva parlato con suo padre e sua nonna a riguardo. Ma Hitler non avrebbe mai potuto dirlo, sua nonna morì prima della sua nascita! Questo dimostra che la storia di Hans Frank è inventata di sana pianta, compresa la parte “sull’indagine sui parenti Ebrei per conto Hitler”.

12- La storia dei Rothschild a Vienna: questa è smentita per le stesse ragioni. Maria Anna Schicklgruber nè visitò, nè visse mai a Vienna, e non vi è alcuna traccia su chi fossero questi Rothschild, il loro indirizzo o altre informazioni necessarie.

13- Patrick Hitler: un’altra diceria su un presunto articolo di giornale del Paris-Soir, in cui il nipote di Hitler [dal suo fratellastro Alois, Jr.], Patrick, descrisse suo zio Adolf come nipote di un Ebreo di Graz chiamato Frankenreither. Maser riportò alla luce il numero di quel defunto giornale durante un viaggio a Parigi e vi trovò due pagine e sei illustrazioni della storia di Patrick Hitler, ma nessuna allusione di sorta a qualsiasi antenato Ebreo.

COMMENTI E ALTRE CONCLUSIONI DI WERNER MASER
1- Maser ritiene che Johann Nepomuk Hüttler e Alois decisero il cambiamento di nome in conformità dei desideri di Maria Anna. L’eredità venne data nello stesso anno in cui Alois scrisse il suo nome come Hitler. La registrazione battesimale continua a nominare Johann Georg Hiedler come padre di Alois, ma Alois ha scelto di scrivere il nome come Hitler.
2- Klara Pölzl, terza moglie di Alois, madre di Adolf, era una nipote di Johann Nepomuk Hüttler e di sua moglie Eva Maria [Decker], facendo di lei la nipote di suo marito Alois. Era considerata sua nipote perché Alois era un Schicklgruber e Klara era una Decker dal lato materno. Hüttler morì nel 1888, Adolf è nato nel 1889.
3- Il nonno materno di Adolf Hitler fu Johann Baptist Pölzl, una contadino che viveva a Spital. Suo nonno paterno era Johann Nepomuk Hüttler, anche lui un contadino di Spital. Maser dice che c’è una distinta somiglianza di famiglia tra tutte le relazioni a Spital che sono discese da Hüttler, e alcuni di loro hanno una forte somiglianza con Adolf Hitler. Hitler visitò Spital nel 1905, 1906 e 1908 e diverse volte quando era in congedo durante la Prima Guerra Mondiale. Conosceva i suoi parenti e molto sulla sua storia di famiglia.
Note Finali
1- http://www.tallarmeniantale.com/shaw-hovannisian.htm
I metodi utilizzati dai gruppi nazionalisti Armeni per assicurare l’intervento straniero in quel periodo erano molto ben documentati dall’insigne storico diplomatico di Harvard, il compianto William L. Langer, in Diplomazia dell’Imperialismo (2d ed.; New York, 1956), sulla base dei rapporti Armeni e Occidentali, e senza l’uso di fonti Turche. Così trovò nei documenti del Parlamento Britannico (Turchia n. 10, 1879, n. 45 e 62 e Turchia n. 7, 1880, n. 3) dichiarazioni dell’ambasciatore Britannico fatte nel mese di giugno e di luglio 1879, come ‘Gli stessi intrighi vengono ora svolti in Asia Minore per stabilire una nazionalità Armena e per realizzare uno stato di cose che possono dar luogo ad una protesta Cristiana e ad un’interferenza europea ‘(p. 153).
Langer riferisce (p. 157) che i manifesti Rivoluzionari venivano affissi nelle città, e non ci sono stati pochi casi di ricatto nei confronti dei ricchi Armeni, che erano costretti a contribuire alla causa. Gli europei in Turchia hanno convenuto che lo scopo immediato degli agitatori era quello di incitare disordini, provocare rappresaglie inumane e così provocare l’intervento delle potenze. Per questo motivo, si diceva, preferivano operare in aree in cui gli Armeni erano una minoranza senza speranza, in modo che la rappresaglia sarebbe stata certa.
Langer ha concluso (pag. 163) che ‘è stato detto abbastanza per rendere inutile qualsiasi ulteriore riferimento all’Hentchak, al suo programma e ai suoi metodi. I leader sono stati abbastanza preparati ad avere migliaia di loro connazionali massacrati allo scopo di forzare l’intervento delle potenze Europee e per rialzare dalle rovine dell’Impero Ottomano un nuovo stato Armeno socialista.’
Langer afferma: “Mr. Herbert, l’ incaricato Britannico, ha apprezzato la provocazione ai Turchi. Il Sig. Hume-Beaman, un esperto di questioni orientali, ha duramente dichiarato che tutti i membri dei comitati Armeni dovrebbero essere impiccati, e che le responsabilità dei massacri erano divise tra questi vili comitati e l’intervento inefficace e gradasso dell’Europa”. (Langer, pp 324-325]
2- Questa è la prima menzione dei “padrini Ebrei”. Appaiono di punto in bianco come una “supposizione” di Langer. L’intento è chiaramente quello di mostrare gli Ebrei come persone buone, compassionevoli e oneste, poste moralmente, finanziariamente ed educativamente in posizione superiore.
3- Uno degli “informatori” di Langer, che ha lavorato per Hitler a Vienna, come agente per la vendita dei suoi quadri. Il loro rapporto di lavoro è durato 8 mesi. A quel tempo, Hitler portò Hanisch in tribunale per non aver reso il denaro che doveva a Hitler. Hanisch fu riconosciuto colpevole e trascorse un periodo di tempo molto breve in carcere.
4- Walter C. Langer, La mente di Adolf Hitler, Basic Books, 1972, pg.111-113.
5- Nel suo libro sui Tribunali di Norimberga, Trial of a Nation, Maser ha affermato che l’architetto di Hitler, Albert Speer, al quale è stata data soltanto una condanna al carcere dal tribunale, fece un accordo segreto con il capo procuratore Americano Robert H. Jackson.
6- Il padre di Johann Georg Heidler, nato nel 1792, e Johann Nepomuk Hüttler, nato nel 1807, fu Martin Heidler, nato nel 1762. Johann Nepomuk scelse di scrivere il nome Hüttler o forse fu un errore di un sacerdote o di un chierico.

http://carolynyeager.com/Hitler%20not%20a%20Jew.htm

Massoneria Moderna

8 novembre 2011

Il seguente scritto contiene qualche fraseologia che potrebbe apparire incomprensibile per i lettori che non hanno familiarità con i molteplici significati e gli stili allegorici mediante i quali i custodi dei “Misteri” hanno sempre codificato la loro conoscenza. Ma, dal momento che questo documento è scritto per e su i Massoni, deve essere necesariamente costruito così come è. Altri hanno scritto grandi volumi, decifrando i messaggi all’interno di antichi miti folkroistici e religiosi. Una parabola ermetica può avere fino a sette significati distinti per gli Adepti di livelli elevati. Lo spazio diventa limitato, è sufficente dire qui che la vergine trovata in così tante religioni misteriche antiche rappresenta il grembo dei Misteri. I Salvatori crocifissi, dei quali ce ne furono almeno 16 antecedenti al Cristianesimo, rappresentano gli stessi Misteri, che vengono continuamente distrutti o danneggiati dai tiranni, ma che, grazie agli sforzi della Fratellanza Segreta, sono conservati e resuscitati. E gli stessi Misteri sono la conoscenza dei più profondi segreti della natura, delle sue funzioni e delle sue leggi.

Io dico agli odierni Massoni, le vostre logge, che una volta erano templi sacri per la conservazione di Sophia, la Vergine della Sapienza, ora prendono parte ad un nuovo Ratto di Persefone. Tra i pilastri venerabili di Jachin e Boaz, i veli di Iside sono ora macchiati di sangue innocente, nascondendo invece il tradimento dei Misteri della Natura.

I tre Grandi Maestri di Gerusalemme sono diventati l’avidità dei mercanti, i sofismi degli avvocati e la ricerca del potere. Jubela con un calibro, Jubelo con una livella e Jubelum con un maglietto, sparsero il sangue del Maestro Costruttore sui sette passi sacri. Il sangue di De Molay e dei Templari, di Bruno, di Bacon, degli innumerevoli ed ignoti martiri dai secoli passati, piange la contaminazione delle loro fatiche e la perversione dei loro sogni. La “Nuova Atlantide” di Sir Francis Bacon (cioè l’America) ha partecipato alla mutilazione e all’assassinio di 200 milioni di mortali in guerre senza fine da un capo della terra all’altro, distruggendo l’integrità di ogni razza, nazione e cultura, sterminando la razza Bianca Ariana. I suoi sogni divennero un incubo. La Zampa del Leone non innalza più la più alta creazione della Natura, ma invece aiuta il falso Sion nel bastardizzare e distruggere la razza Ariana. La prima legge del Grande Architetto, “il simile va con il proprio simile” viene derisa.

Il Tempio non è più noto come allegoria e simbolismo per la “Grande Opera” dell’ “uomo perfezionato”, quell’opera che è un equilibrio armonioso di ragione ed istinto nell’uomo Ariano. Per questo motivo oggi Artigiani ignoranti insegnano ai loro bambini la ragione dei computer e la negazione dell’istinto per la conservazione razziale. I ruscelli della Saggezza dal trono di Lucifero sono divenuti fiumi di distruzione provenienti dall’Ersatz Israel. All’interno della Grande Piramide il Maestro della Casa dei Luoghi Nascosti piange, per i figli delle vedove che non conoscono nè cercano la Parola Perduta.

Non sanno i Maestri Massoni che Salomone e le sue dodici tribù di Israele, e Gesù con i suoi dodici apostoli, sono allegorie per il Sole e i dodici segni dello zodiaco? Non sanno che, quando i Cristiani dicono “Amen”, pregano il Dio Egizio del Sole, “Amen Ra”? Non sanno più che Jachin e Boaz sono gli Obelischi che una volta sorgevano all’entrata del Tempio di Amon Ra? Non sanno più che la Grande Piramide è il più grande di tutti i templi? Non riescono a decifrare la codificazione ermetica nelle 74 parole dei versetti 2:9 e 3:9 della Rivelazione, le quali identificano la tribù razziale-religiosa che domina tutte le nazioni un-tempo-Bianche, e che ha condannato la razza Bianca Ariana a morte? Gli “Artigiani” odierni dissacrano la memoria dei loro antenati. I Veri Massoni, custodi dei Misteri, scrissero la Dichiarazione di Indipendenza Americana e gli Articoli della Confederazione che, sebbene imperfetti, riflettono il loro desiderio per la libertà e il loro timore del governo. I loro sogni furono presto sovvertiti quando gli Ebrei Illuminati si infiltrarono nelle maggiori logge della Massoneria. Ed ora è da oltre 200 anni che l’Arte ha servito la falsa Sion, non essendo a conoscenza di ciò che fanno.

I Veri Massoni costituirono la religione Mormona che originariamente era razzialmente esclusiva ed predicava la poligamia. Ma il governo Americano, assassino delle razze, con gli “Artigiani” apostati e ignoranti, perseguitò i Mormoni finché anche loro accettarono l’apostasia, il multi-razziale e la monogamia. I giudici Federali, Statali e locali, gli avvocati, i procuratori, i poteri della polizia, gli ufficiali militari, i commercianti e i politici usano l’arte, i segnali, i contrassegni e i segreti un tempo sacri per promuovere avidità, interesse personale e ingiustizia. I tribunali sono pieni di spergiuro, falsa testimonianza e ingiustizia e i Massoni ne sono complici. Il Tempio è divenuto uno spirito immondo.

Il Creatore diede gli istinti della separazione, degli imperativi territoriali, dell’auto-conservazione di ogni razza e specie. L’integrazione razziale e l’inevitabile mescolanza che ne consegue distruggono ciò che il Creatore ha formato. Deve morire ora la razza di Edison, di Ford, di Bacon, di Shakespeare, di Bell, di Galileo e via dicendo perché i figli dei figli della vedova hanno disonorato i loro antenati? I predecessori della Massoneria Speculativa, i Guardiani dei Misteri, fecero grandi sacrifici, anche l’ultimo sacrificio, per combattere la religione del male proveniente da Giudea e da Roma che da un millennio aveva trasformato tutta l’Europa in un gigantesco campo di schiavi. Ma i Massoni odierni hanno barattato la schiavitù del Giudeo-Cristianesimo con il genocidio (l’assassinio della Razza Ariana) dalla Giudeo-America. La nuova Massoneria è una nuova eresia, correttamente chiamata Giudeo-Massoneria. Sul Gran Sigillo degli Stati Uniti, posto sul retro di una banconota da un dollaro, sotto l’aquila, vediamo che le tredici stelle pentacolari, rappresentanti i singoli stati americani, si riuniscono fino a formare un’esagramma o Stella di David, usato dalla tribù che possiede e controlla le nazioni un-tempo-Bianche. Il simbolismo è chiaro, ovvero che gli Stati Uniti sarebbero stati usati per costruire l’impero Sionista mondiale, e questo è precisamente ciò che è accaduto. Il Pentagono, non a caso, è diventato il dipartimento di polizia di quell’impero, e l’America è diventata una viaggiante macchina omicida bianca, rossa e blu, senza eguali in termini di efficienza e brutalità a causa anche della prima testa della bestia, il Giudeo-Cristianesimo.

Quindi, in quest’epoca di incubi tecnologici e vuoto spirituale, non solo vediamo Prometeo di nuovo crocifisso sul Monte Caucaso, ma anche la razza Ariana (qualcuno la chiama Caucasica) crocefissa sul Monte Sion. I seguagi della New Age pervertono gli antichi Misteri con dottrine infantili di Amore Universale, negando che il Creatore creò i leoni per mangiare gli agnelli e la vita per essere lotta. I maestri venerabili trasformano le logge in pozzi di iniquità e ignoranza.

Scritture contro-natura sono state chiamate sacre scritture. La propaganda è stata chiamata storia. Cattivo è chiamato buono. Il voto è una frode controllata dalla propaganda dei media e dai programmatori di computer. L’ingiustizia è ora legge. Il genocidio è canonizzato, e la resistenza all’assassinio della razza Ariana è stata chiamata “ODIO”. Per almeno alcuni dei padri fondatori dell’America il loro intento era quello di unire le tribù Ariane provenienti dall’Europa nella pace e nella cooperazione. La finanza internazionale aveva altre idee. Per loro “E Pluribus Unum” e “Novus Ordo Seclorum” sul Gran Sigillo degli Stati Uniti significavano meticciare e disruggere la razza Ariana attraverso l’integrazione e la mescolanza.

Alcuni degli Adepti nei Misteri, che scrissero molto del Vecchio Testamento, intendevano costruire una religione razzialmente esclusiva per la conservazione delle tribù Ariane. Loro erano consapevoli del fatto che gli Ariani, che un tempo regnavano incontrastati dall’India Settentrionale al Circolo Artico alle Isole Britanniche al Nord l’Africa, perirono mescolandosi razzialmente ripetutamente. Le dodici tribù di Israele erano molto probabilmente mitologia usata per rappresentare le tribù Ariane. La prova che gli Ebrei odierni non hanno alcun collegamento con le rappresentazioni del Vecchio Testamento non è un segreto per una mente logica. Ad esempio, la cittadinanza nella storia Israeliana del Vecchio Testamento era patriarcale, passava attraverso il padre, mentre i moderni Ebrei tracciano la cittadinanza attraverso la madre.

Comunque, gli uomini di intelletto dovrebbero riconoscere che le tribù di Israele del Vecchio Testamento sono allegoria, parabola, mito e forse profezia o piano, usando un’impostazione storica. Non è storia, di per se. Inoltre, l’uomo saggio riconosce che le scritture e gli scrittori della bibbia furono sotto il controllo e lo scrutinio dei tiranni Judeo-Romani per quasi 2,000 anni. Così come ora, solo gli adepti qualificati che capiscono il sistema di codificazione segreto dovrebbero avere la presunzione di insegnare la bibbia. Ed inoltre, lo studioso onesto sa che il messaggio palese del Nuovo Testamento dà vita ad una religione da schiavi progettata per conquistare, asservire e sterminare la razza Bianca, alcuni trasparenti tentativi per legare insieme i Testamenti.

L’Ebraismo ha rubato la Stella di David dagli adepti Ariani nei Misteri. Hanno rubato un’identità dai miti di Israele dell’Antico Testamento, essendo stati creati questi miti da adepti Ariani. Hanno distrutto il sogno di una libera republica Ariana chiamata America. Usando gli Illuminati, corruppero le maggiori logge della Massoneria e neutralizzarono l’opposizione alla tirannia. Ora la squadra e il compasso sono al servizio del caos e della distruzione. Le sette stelle sono divenute gradi di perversione. La Vergine del Mondo non è più fertilizzata da Hermes, ed i Misteri di Horus muiono nel suo grembo. Artigiani ingannati cercano inutilmente in Oriente la Parola Perduta, mentre rinchiudono la chiave in una prigione Occidentale. I figli delle vedove parlano del Gran Matematico-Geometra dell’Universo, eppure non sanno nulla della geometria nelle Sette Meraviglie del Mondo Antico, o della geometria nelle Sette Piazze Magiche, o dei Sette Spiriti di Dio o dei Sette Sigilli della Rivelazione. Loro leggono da una bibbia costruita da un adepto gnostico (Wotanista) chiamato Francis Bacon, e non hanno nessuna idea dei reali significati. I versetti 2:17 e 3:12 della Rivelazione dicono loro che Dio avrà un nuovo nome scritto in “A WHITE STONE”. Il nome è letteralmente in una pietra bianca, poichè è un anagramma. Riordina le lettere ed esse sillaberanno”THEE IS WOTAN.”

Hanno una bibbia, la versione di Re Giacomo in lingua inglese, costruita come una bomba ad orologeria per distruggere il Giudeo-Cristianesimo, ma loro non conoscono la chiave o i codici. Così, le fatiche di Bacon e degli altri Adepti furono senza ricompensa, non riconosciute e incompiute. In verità, la moderna Massoneria è un figlio degenerato ed immeritevole di nobili genitori.

Dalle fiamme di Waco, Amburgo, Dresda, e così via, le voci di un milione di bambini gridano con inimmaginabile dolore, come i loro corpi innocenti sono stati arrostiti vivi. La nuova inquisizione dell’FBI, del BATF e di una moltitudine di diavoli Federali ride sul “vero barbecue Texano”, come loro chiamarono i fatti di Waco. Nel frattempo, ubriachi alla Veterans of Foreign Wars Hall sbevazzano il loro liquore e si vantano di come hanno distrutto il difensore della razza Bianca in Germania. Con buona speranza né la Grande Fratellanza Bianca né la Natura di Dio tollereranno ancora per molto questa assoluta perversione. E’ necessaria una grande pulizia e nessuna misericordia può essere mostrata a coloro che negarono le Leggi della Natura del Creatore. Questo tempo di difficoltà, noto come Ragnarok, Armageddon, Giorno di Kalki e altri nomi, deve spazzare via gli sporchi veleni dell’avidità, della costrizione, della compassione mal riposta e della cosìdetta civiltà. Un governo di eletti filosofici, guidato dalla ragione e dalle Leggi della Natura diverrà, un giorno, una realtà. Scegli ora tra la Natura del Dio della Ragione e gli Dei artificiali del tiranno della fede. Il primo è lotta e vita all’interno della realtà di questo mondo. Il secondo è continua schiavitù e infine morte per gli Ariani, che tutta la storia proclama come Maestri Costruttori.

David Lane